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Svar Numero 5 - Lettere e filosofia

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L'inaffidabilità della traduzione<br />

della Bibbia<br />

Bennardo Mariangela<br />

L'<br />

attendibilità della traduzione odierna<br />

della Bibbia è stata per molti oggetto di<br />

lunghi e accesi dibattiti. Non si è mai<br />

messo in dubbio che la Bibbia sia il più<br />

singolare volume che mai sia stato<br />

scritto dall'uomo in circa cinquemila anni di uso<br />

della scrittura. Pur essendo stata scritta in tempi<br />

tanto diversi (durante più di 1500 anni, circa dal<br />

XV secolo a.C. al I secolo d.C.) e da persone di<br />

così varia estrazione sociale (gli autori sono più di<br />

quaranta: re, contadini, filosofi, pescatori, poeti,<br />

statisti, studiosi), dall'inizio alla fine la Bibbia<br />

presenta una continuità unica. Ma la Bibbia non<br />

solo è superiore a qualsiasi altra letteratura per il<br />

suo contenuto e per la sua diversità stilistica, ma<br />

essa supera qualsiasi altro libro anche per la sua<br />

diffusione e per la sua influenza. Ma noi non<br />

abbiamo altro che manoscritti che sono delle copie<br />

di copie di altrettante copie che sono talvolta in<br />

forte contraddizione fra di loro. 1 Ecco perché oggigiorno<br />

il dibattito sulla traduzione della Bibbia è<br />

incentrato sul tema della fedeltà della traduzione<br />

all’originale, vale a dire sulla possibilità o meno di<br />

conservare la forma, il contenuto, del testo<br />

all’origine del processo di traduzione.<br />

La mia tesi è che difficilmente la Bibbia di oggi<br />

abbia lo stesso significato letterale di quella<br />

originale. Basti pensare alla traduzione della CEI<br />

(Conferenza Episcopale Italiana), iniziata nel<br />

1965 e divenuta la traduzione italiana cattolica<br />

ufficiale nel 2008, scritta con lo scopo di fornire<br />

una traduzione adatta alla liturgia cattolica<br />

italiana, secondo le indicazioni del Concilio<br />

Vaticano II. Data l’urgenza della richiesta non<br />

venne eseguita una nuova traduzione dai testi<br />

originali, ma fu deciso di operare una revisione<br />

della<br />

1 Odifreddi, quarta di copertina.<br />

versione UTET1, omogenea in quanto opera di tre<br />

soli traduttori. Lo stile della<br />

Bibbia CEI è più vicino alla lingua corretta e<br />

corrente che non alla resa meccanica del<br />

significato originale: in termini traduttologici,<br />

viene cercata un'equivalenza funzionale a<br />

discapito di quella formale. Per esempio non<br />

vengono resi alcuni semitismi presenti nei testi<br />

originali che risulterebbero incomprensibili per un<br />

lettore e uditore italiano, come in Lc 1,69 dove si<br />

legge "ha suscitato per noi una salvezza potente",<br />

quando una resa letterale o formale del testo greco<br />

originale suonerebbe come un incomprensibile<br />

"eresse un corno di salvezza". È ovvio che<br />

modificando un verbo, parole che significano una<br />

cosa specifica e non qualcos’altro o cancellando<br />

espressioni, citazioni si può stravolgere l’intero

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