Svar Numero 5 - Lettere e filosofia
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I cellulari provocano gravi danni<br />
alla salute<br />
De Masi Martina<br />
Credo che al giorno d’oggi concepire la<br />
quotidianità senza i cellulari sarebbe un<br />
tentativo senza successo, che darebbe<br />
forma a una vita astrusa e inconsueta.<br />
Quel dispositivo tascabile, che<br />
permettere di contattare chiunque, funzionante in<br />
qualsiasi luogo e momento, è diventato in tempi<br />
estremamente brevi compagno inseparabile delle<br />
nostre giornate. La sua introduzione suscitò<br />
immediatamente sentimenti di entusiasmo<br />
generale, per cui il cellulare divenne ben presto<br />
l’oggetto più anelato, il regalo più gradito.<br />
Trascuro i vari antenati del telefono cellulare per<br />
giungere direttamente al 1983, l’anno in cui<br />
l’invenzione di Martin Cooper venne resa nota al<br />
mondo: il cellulare è per la prima volta disponibile<br />
sul mercato. Da quella data in poi l’apparecchio ha<br />
subìto innumerevoli perfezionamenti e sviluppi<br />
che hanno condotto all’apparizione di modelli di<br />
volta in volta più tecnologici, così che alle prime<br />
funzioni di base (possibilità di telefonare e<br />
inoltrare messaggi di testo) se aggiunsero di altre<br />
(opportunità di ascoltare brani musicali, scattare<br />
fotografie, realizzare video e registrazioni,<br />
navigare su internet).<br />
Il marchingegno dalle mille funzioni è nel XXI<br />
secolo parte integrante della vita di tutti i giorni. I<br />
dati parlano chiaro: l’81,4% degli italiani possiede<br />
almeno un cellulare, solo il 35,4% ne ha uno,<br />
mentre il 27,5% ne possiede 2, l’11,5% è<br />
proprietario di 3 telefonini, il resto di 4 o più. Non<br />
si tratta esclusivamente di adulti, in queste<br />
percentuali sono certamente compresi bambini di<br />
età inferiore ai dodici anni.<br />
Non si può proprio fare a meno di comunicare.<br />
Se se ne ha la facoltà, non si resiste alla tentazione<br />
di informare in tempo reale i propri cari riguardo<br />
a tutto ciò che si sta vivendo; se si pensa poi che<br />
un telefono cellulare svolge anche tutte le<br />
funzioni di una fotocamera e di un iPod, si<br />
comprende perché, per un motivo o per un altro,<br />
non lo si abbandona mai.<br />
Ritengo, a questo punto, necessario un ulteriore<br />
resoconto di dati per l’efficacia della quale essi<br />
sono portatori: due terzi degli Inglesi usano il<br />
cellulare sulla tazza del bagno, il 41% dei<br />
Giapponesi se ne serve persino nella vasca. Nel<br />
2009 gli Italiani hanno parlato al cellulare per<br />
113,8 miliardi di minuti. Le schede sim acquistate<br />
dalla popolazione mondiale, che ha raggiunto le<br />
soglie di 7 miliardi di abitanti, sono<br />
attualmente 5,2 miliardi. Ancora più interessante il<br />
fatto che in Italia il 56% dei bambini di scuola<br />
elementare possiede un telefonino. Sembra<br />
proprio che esso sia fondamentale insostituibile<br />
passatempo e salvavita, ma adesso è tempo che si<br />
riconosca che sa essere letale.<br />
La tesi che sostengo fa riferimento non solo<br />
all’effettiva nocività del dispositivo, ma anche<br />
all’atteggiamento biasimevole delle aziende e dei<br />
centri studio in merito alla questione.<br />
Tutti i cellulari emettono radiazioni o microonde