THESAURUS LITTERARUM LITTERARUM - AbleMedia
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occasione della II guerra mitridatica, 74-63 a.C.<br />
(cfr. I 1, pag. 2) e, poi, Cesare in Occidente, con<br />
la guerra gallica, 58-51 a.C. (cfr. I 4, pagg. 3-4).<br />
8. La III guerra civile (32-31 a.C.), infine, scop-<br />
cap. II - Caratteri generali dell’età cesariana 9<br />
nosissima, la I guerra civile (88-86 a.C.), scoppiata tra Mario, capo del partito<br />
democratico, e Silla, esponente delle forze conservatrici rappresentate dall’oligarchia<br />
senatoria. Questa guerra, conclusasi con la vittoria di Silla e la sua nomina<br />
a dittatore a vita, aveva segnato un terribile momento nella vita della repubblica,<br />
e aveva inflitto un primo gravissimo colpo al suo ordinamento costituzionale (cfr.<br />
vol. I, IX 1, pagg. 81-82). Ora, negli anni di Cesare, la II guerra civile (49-45 a.C.)<br />
scoppiata tra Cesare e Pompeo, provvedeva ad infliggere un colpo mortale all’ordinamento<br />
costituziona le dell’ormai agonizzante repubblica 8.<br />
La crescita dell’impero aveva provocato molteplici conseguenze e problemi,<br />
suscitando l’assoluta necessità di provvedere ad urgenti riforme dello Stato e<br />
a creare nuovi equilibri politici, economici e sociali. Ma l’incapacità dell’oligarchia<br />
senatoria, avida e corrotta, di adeguare la propria politica alle mutate<br />
e complesse esigenze dell’impero, l’individualismo e la sfrenata ambizione<br />
delle singole personalità politiche, la lacerazione e la disgregazione del tessuto<br />
sociale, il distacco e il progressivo, crescente disinteresse dei cittadini<br />
delle classi umili per la vita stessa dello Stato avevano ormai definitivamente<br />
logorato e corroso l’antico, sano spirito politico repubblicano, oltre che le strutture<br />
stesse del l’antica repubblica, determinando nuove, più aspre lotte civili<br />
e, inevitabilmente, quella gravissima e insanabile crisi politica e costitu zionale<br />
che fu propria dell’età di Cesare.<br />
Lo storico Sallustio, che di quest’età è testimone e, in certo senso, ne rappresenta<br />
la coscienza morale, individua e denuncia nell’insaziabile avidità di ricchezze<br />
e nelle smodate ambizioni personali dei politici del tempo, quelli che a<br />
suo giudizio sono i più gravi mali del secolo. E bisogna dire che la sua analisi è<br />
sostanzialmente esatta. Colpa specifica dell’oligarchia senatoria fu, senza dubbio,<br />
proprio l’inconte nibile avidità di ricchezze; di qui, quella sua costante politica di<br />
eccessiva chiusura conservatrice, a difesa del potere conquistato ed a protezione<br />
degli innumerevoli privilegi politici acquisiti e degli enormi profitti e benefici economici<br />
accumulati in seguito all’espansione dell’impero. Le conseguenze di questa<br />
politica furono gravissime l’equilibrio politico, economico e sociale dello Stato.<br />
Invero, di fronte allo strapotere politico ed economico della classe dirigente, specie<br />
quella dei cavalieri, andarono sempre più accentuandosi il progressivo declino<br />
politico e l’impoverimento delle classi popolari.<br />
Età di grandi squilibri economici e sociali, dunque, l’età cesariana, con eccessivi<br />
poteri ed enormi ricchezze accumulati nelle mani dei pochi, cui si contrappongono<br />
la profonda alienazione e l’estrema indigenza dei molti, dei troppi cittadini<br />
che ormai tristemente formano il misero proletariato urbano. L’assenza di<br />
equilibrio nella distribuzione del potere e della ricchezza contribuisce a creare in<br />
quest’età un evidente, accentuato salto o distacco tra le diverse classi sociali.<br />
Sarebbero state necessarie, certo, come s’è detto, urgenti riforme. Ma l’oligarchia<br />
dirigente non le volle, mentre le singole personalità po litiche che si contendevano<br />
il potere non ebbero nemmeno il tempo di pensarvi. I protagonisti<br />
della guerra civile, infatti, secondo l’auto revole giudizio del Rostovcev, nella loro<br />
azione politica non erano mossi da precisi programmi politici, né disponevano di<br />
piani di profonde riforme sociali ed economiche da proporre allo Stato: il loro<br />
impe gno politico era dovuto solo all’ambizione e alla volontà di affermazione di<br />
La II guerra<br />
civile (Cesare<br />
e Pompeo),<br />
49-45 a.C.<br />
Le cause della<br />
crisi politica e<br />
costituzionale<br />
I due mali del<br />
secolo:<br />
l’avidità di<br />
ricchezze e la<br />
sfrenata<br />
ambizione<br />
(Sallustio)<br />
I grandi<br />
squilibri<br />
economici e<br />
sociali<br />
Assenza di<br />
programmi<br />
politici e di<br />
piani di riforme<br />
nei protagonisti<br />
della guerra<br />
civile<br />
(Rostovcev)<br />
piata tra Antonio e Ottaviano e conclusasi col trionfo<br />
di quest’ultimo e con la sua ascesa al principato,<br />
determinerà il crollo definitivo dell’antica, gloriosa<br />
repubblica.