31.05.2013 Views

THESAURUS LITTERARUM LITTERARUM - AbleMedia

THESAURUS LITTERARUM LITTERARUM - AbleMedia

THESAURUS LITTERARUM LITTERARUM - AbleMedia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Pagine critiche Pagine critiche Pagine critiche Pagine critiche Pagine critiche<br />

84 L’età cesariana (78-44 a.C.)<br />

Catullo poeta rivoluzionario<br />

Non c’è che il grande secolo della Francia, l’ottocento, che possa dare un’idea di<br />

quello che è stata Roma nel cuore del I secolo a.C., e di quei decenni Catullo è, col<br />

Cicerone, soprattutto delle lettere ad Attico, il testimonio più ricco e più vivo. Poeta<br />

rivoluzionario, anche lui, come artista e come uomo, ma nel quale, se è lecito continuare<br />

il confronto, ritrovi, ad un tempo, Baudelaire e Mallarmé, Verlaine e Apollinaire,<br />

meno torbido e complicato dei primi, capace, come troppo spesso non lo sono gli altri,<br />

di essere fresco e spontaneo, facile nei ritmi, nelle parole e nelle immagini, senza scivolare<br />

nella canzonetta. Perché questo alessandrino che ha osato, per primo, far diventare<br />

poesia, monumentalizzandola, la cronaca della propria vita, del proprio amore,<br />

che, precorrendo anche in questo i tempi, ha avuto, persino nel ritmo, così vivo ed<br />

intenso, il senso dell’esotico, fosse la barbara Frigia di Atti o la elegantissima, profumata<br />

Alessandria di Berenice, aperto alle «impressioni» della realtà, come mai, o quasi<br />

mai, i poeti dell’Antologia, e più profondamente sensibile del Foscolo alla verità ed<br />

attualità del mito, mediatore geniale fra l’epillio callimacheo e l’epillio romantico, questo<br />

audace, modernissimo modo di rivivere i sentimenti e le fantasie del passato o trasfigurare<br />

il presente – è anche il poeta che, nonostante la ricchezza delle esperienze,<br />

la fortunata e feconda varietà dei tentativi, i complessi e profondi fermenti del suo<br />

alessandrinismo, ha creato per quindici secoli la forma definitiva, classica della poesia<br />

religiosa latina, ha raggiunto, per miracolo d’imitazione congeniale, in taluni distici, la<br />

sobrietà dell’elegia ionica, negli epitalami, soprattutto, la levità e la trasparenza di<br />

Saffo.<br />

La stessa storia del suo amore, che si è anche troppo facili e corrivi a narrare,<br />

diventa in questo ch’è ritenuto un grandissimo «fanciullo», poeta dell’attimo, la storia<br />

di un progressivo approfondimento spirituale, che è variare, oltre che di toni, di prospettive,<br />

di ritmi ripresi e rinnovati, di forme letterarie create o riscoperte, per il prossimo<br />

e lontano avvenire come l’elegia soggettiva o l’ode. Puella, Lesbia, moecha, e<br />

domina, mea diva, era, lux mea, come diverrà nella 68 a elegia, o mea mulier, mea<br />

vita, semplicemente e disperatamente illa, l’innominata, come nell’ultima parte del<br />

libro di Catullo: anche i termini con cui si rivolge a Clodia sono, nella loro semplicità,<br />

nel loro aspetto, tante volte, quasi di formula convenzionale, un segno di questo variare,<br />

di questo approfondimento, e, alla fine, di quello scarnificarsi del sentimento e dell’espressione<br />

che sembra scoprire, nel poeta, che cominciò alessandrino, nude e tremanti,<br />

le radici stesse della vita e del dolore.<br />

L’influenza di Archiloco sulla poesia catulliana<br />

F. ARNALDI, Antologia della poesia latina, I,<br />

Napoli 1974, 251-252<br />

La «rivoluzione catulliana» avviene come è noto sotto il segno di Callimaco mediato<br />

dall’esperienza luciliana: «Lucilio anticipa, nel clima scipionico, la critica neoterica…»;<br />

i principi fondamentali della «poesia nuova» (doctrina, labor, tenuitas) sono a più riprese<br />

sottolineati già nei frammenti di Lucilio, e ripetono i canoni della poetica callimachea.<br />

Catullo, però, conosce anche altri archetipi culturali, che emergono da lontananze più<br />

profonde, dalla lirica greca arcaica: si è già accennato a Saffo, alla sua basilare importanza<br />

come punto d’avvio e di riferimento di tutta l’esperienza catulliana; ma l’intonazione<br />

prevalente, nei polimetri e negli epigrammi è archilochea. Felicemente il

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!