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THESAURUS LITTERARUM LITTERARUM - AbleMedia

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frigidulos udo singultus ore cientem:/ «Sicine me<br />

patriis avectam, perfide, ab aris, / perfide, deserto<br />

liquisti in litore, Theseu? / Sicine discedens<br />

neglecto numine divum / immêmor, a, devota<br />

domum periura portas? / Nullane res potuit crudelis<br />

flectere mentis / consilium? Tibi nulla fuit clementia<br />

praesto, / immite ut nostri vellet miserescere<br />

pectus?»: «Dicono ch’ella, furente nel cuore<br />

cap. IV - Gaio Valerio Catullo - Il poeta di Lesbia, il poeta dell’amore 49<br />

s’è già detto, s’intreccia e fonde originalmente con quello autobiografico. La conoscenza<br />

mitologica per il poeta antico è possesso di cultura, cioè di doctrina;<br />

orbene, quando questa, sulle orme della poesia alessandrina di gusto e ispirazione<br />

callimachea, si presenta congiunta all’eleganza formale ed alla ricercatezza<br />

tecnica e stilistica, ecco allora nascere da questo neoterico connubio gli elaboratissimi<br />

e preziosissimi carmina docta.<br />

Ma le valutazioni critiche relative a questi carmi sono molto discordanti. Alcuni<br />

preferiscono ad essi la poesia delle nugae, rinvenendo in essa maggiore spontaneità,<br />

immediatezza lirica, calore e ricchezza di sentimento, altri, per contro,<br />

giudicano questi carmi senz’altro superiori alle nugae, apprezzandone l’impegno<br />

artistico, l’originalità di concezione, la vastità e profondità del respiro lirico, la<br />

delicatezza delle immagini, la ricercatezza, l’eleganza e la raffinatezza stilistica<br />

e compositiva. In realtà, sono carmi di gusto e fattura squisitamente neoterica<br />

e alessandrina, di assoluta validità artistica, ma con valore poetico che varia da<br />

carme a carme.<br />

Alcuni di essi, infatti, possono essere considerati degli autentici capolavori.<br />

Sono dei capolavori, invero, quelli in cui, accanto alla comparsa di temi lirici nuovi<br />

quali, ad esempio, il motivo dell’amore coniugale, o quello del rimpianto dell’adolescenza<br />

e della perduta innocenza, altri, antichi in Catullo, ne vengono riproposti,<br />

di quelli che già facevano la grandezza delle migliori nugae catulliane: ci<br />

riferiamo ai temi lirici dell’amicizia, dell’amore, della vita interiore, dei ricordi, degli<br />

affetti familiari; in questi carmi l’artista riesce, come per poetica magia, ad intrecciare<br />

liricamente e a fondere armonicamente i motivi della favola con quelli della<br />

sua vita e della sua poesia, portando così il mito sul piano della sua personale<br />

vicenda umana e poetica ed elevando quest’ultima, idealizzandola, all’altezza del<br />

mito. Nasce così, in questi carmi, dalla celebrazione dei temi lirici più validi della<br />

poesia catulliana e dall’idealizzazione degli stessi motivi ed esperienze personali<br />

di vita dell’artista, il mito autobiografico dell’uomo e del poeta Catullo. Passeremo<br />

ora in esame ciascuno degli otto carmi in maniera sintetica, ma analitica.<br />

Carme LXI (Epitalamio: nozze di Manlio Torquato e Vinia Aurunculeia)<br />

Il Carme LXI è un epitalamio di circa 235 versi complessivi. Il sistema metrico<br />

è costituito da 47 strofe pentàstiche formate ciascuna da 4 gliconei e 1 ferecrateo.<br />

L’epitalamio fu composto da Catullo per le nozze di un suo amico, Manlio<br />

Torquato, con Vinia (o Iunia) Aurunculeia. L’infelice poeta dell’unico amore, accarezzò<br />

questo tema con delicatezza di sentimento e leggiadria di tocco poetico. Il<br />

Carme si apre con un inno a Imene, il dio greco delle nozze, che viene invitato,<br />

lasciate le rupi dell’Elicòna, a partecipare alla «deductio», cioè al corteo nuziale<br />

che accompagna la sposa dalla casa paterna a quella del marito. Ogni strofetta<br />

dell’inno si chiude col ritornello: io Hymenaee Hymen, io Hymen Hymenaee:<br />

«Evviva Imeneo Imene, evviva Imene Imeneo». Un coro di giovanetti e di giovanette,<br />

immagina il poeta, intona il canto nuziale.<br />

Nessuna<br />

conversione<br />

alle religioni<br />

misteriche<br />

(Carmina<br />

XXXIV e<br />

LXXVI)<br />

L’esigenza<br />

religiosa già<br />

«cristiana»<br />

L’addio a<br />

Lesbia<br />

nell’ultimo<br />

carme<br />

(Carmina XI)<br />

Tra il mito e<br />

l’autobiografia<br />

Doctrina e<br />

cura formale,<br />

secondo i<br />

canoni<br />

alessandrini<br />

Le valutazioni<br />

critiche<br />

discordanti<br />

Validità e

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