THESAURUS LITTERARUM LITTERARUM - AbleMedia

More documents

Recommendations

Info

Carme XXXIX 62 L’età cesariana (78-44 a.C.) Quale cattiva ispirazione, disgraziato Ràvido, ti caccia a capo basso contro i miei giambi? Qual dio, invocato a soccorso con rito maldestro, intende suscitarti un’insana rissa? perché tu vada per le bocche di tutti? Che ti piglia? vuoi essere famoso a ogni costo? Lo sarai, poiché l’amor mio ti sei provato ad amarlo, e ne avrai lungo castigo. Il dentifricio di Egnazio Egnazio ha dei denti candidissimi e cerca ogni occasione, anche quando non è proprio il caso, per ostentarli: perciò ride sempre, fuori tempo e fuori luogo, come un autentico cretino. Farebbe meglio a tenerla chiusa invece quella bocca, afferma Catullo: egli viene dall’Iberia e si sa che lì si ha l’abitudine di lavarsi i denti con l’urina; perciò, quanto più bianchi sono i denti ch’egli mostra, tanto più vuol dire che Egnazio ha bevuto... (Metro: coliambi). Egnatîus 10, quod candidos habet dentis, renïdet usque quaque. Si ad rei ventum est subsellium 11, cum orator excîtat fletum 12, renïdet ille; si ad pii rogum fili 5 lugetur, orba cum flet unicum mater, renïdet ille. Quidquid est, ubicumque est, quodcumque agit, renïdet. Hunc habet morbum, neque elegantem, ut arbitror, neque urbanum 13. Quare monendum est te mihi, bone Egnati. 10 Si urbanus esses aut Sabinus aut Tiburs, aut parcus Umber aut obesus 14 Etruscus aut Lanuvinus ater atque dentatus aut Transpadanus, ut meos 15 quoque attingam, aut quilîbet, qui puriter lavit dentis, 15 tame renidëre usque quaque te nollem : nam risu inepto res ineptior nulla est. Nunc Celtîber es : Celtiberia 16 in terra, quod quisque minxit, hoc sibi solet mane dentem atque russam defricare gingivam 17. 20 ut quo iste vester expolitior dens est, hoc te amplius bibisse praedîcet loti. 10. Egnatius: Egnazio; il personaggio è lo stesso di Carmi XXXVII, XVII ed altri. 11. subsellium: in tribunale era il banco dove sedevano giudici, avvocati e imputati. 12. cum orator.. fletum: nell’ambito dell’orazione difensiva pronunciata dall’avvocato difensore v’era il momento tecnico della peroratio, cioè il momento più drammatico: attraverso la peroratio l’avvocato difensore cercava di suscitare la commozione dei giudici e del pubblico. 13. urbanum: urbanus era il cittadino dell’Urbe e, pertanto, il termine valse anche ad indicare il cittadino di prim’ordine, perché cittadino di Roma. 14. obesus: si sa che gli Etruschi erano materialisti e perciò amanti dei piaceri e della buona tavola. Di qui l’obesità proverbiale degli Etruschi. Catullo qui vuol dire che il riso bene si addice a chi è grassoccio e bonaccione. 15. meos: Catullo si riferisce ai suoi corregionali, i Veneti, naturalmente per compiacerli. 16. Celtiberia: è la Spagna. 17. solet… difricare gingivam: «suole strofinarsi i denti». L’uso spagnolo di lavare i denti con l’urina è testimoniato anche presso altri autori.
Carme LIII Carme X 18. Vatiniana: riferito a crimina, «i delitti di Vatinio». Si vedano anche i Carmi XIV, LII. 19. Calvus: è G. Licinio Calvo, famosissimo avvocato, nonché apprezzato poeta novus. cap. IV - Gaio Valerio Catullo - Il poeta di Lesbia, il poeta dell’amore 63 Egnazio, perché ha lustri e bianchi i denti, è raggiante in ogni occasione. Se si sta al banco dell’accusato, nel punto che l’oratore fa piangere, quello è raggiante. Se al rogo d’un figlio amato si fa corrotto, nel punto che la madre deserta piange il suo unico, quello è raggiante. Qualunque cosa sia, dovunque sia, qualunque parte faccia, è raggiante. Questa è la sua malattia, di poco buon gusto, penso, e poco civile. Perciò devo darti un consiglio, Egnazio mio bello. Se tu fossi di Roma o della Sabina o di Tivoli, o un parco Umbro o un obeso Etrusco o un Lanuvino nero e dentuto o un Traspadano, per metterci anche i miei paesani, o chi tu vuoi, che con acqua pura si lava i denti, tuttavia, che tu fossi raggiante in ogni occasione, non lo vorrei: ché non c’è cosa più fuor di luogo d’un riso fuor di luogo. Ora, tu sei Celtibèro: in terra di Celtiberia, ognuno, di ciò che ha pisciato la notte, è uso, la mattina, sfregare i denti e arrossar le gengive: cosicché, quanto più è netta, codesta tua dentatura, grida che tanto più hai inghiottito di piscio. L’eloquenza di Licinio Calvo Il Carme esprime l’ammirazione e la stima di Catullo per il suo amico Licinio Calvo, còlto questa volta in veste non di poeta, ma di oratore. Quanto a Vatinio, è lo stesso di Carme LII (per cui cfr. II 2, nota 10, pagg. 10-11 e IV 4, pag. 41). (Metro: endecasillabi falecei). Risi nescioquem modo ex corona, qui, cum mirifîce Vatiniana 18 meus crimina Calvus 19 explicasset, admïrans ait haec manusque tollens 5 «Di magni, salaputium 20 disertum!» ho riso, poco fa, confuso tra la folla, di un tale che, avendo il mio amico Calvo puntualizzato a meraviglia tutti i capi d’accusa contro Vatinio, preso da ammirazione, alzando le mani al cielo ha così esclamato: «Grandi dèi, che eloquente quel cosettino!» Una ragazza davvero insulsa e impertinente! Catullo è messo in imbarazzo da un’amichetta di Varo piuttosto sfrontata e impertinente: il poeta voleva darsi un po’ di arie, facendo credere alla ragazza di essere tornato, pur essendogli andata male, non proprio a mani vuote dal suo recente viaggio in Bitinia al seguito del propretore Gaio Memmio: almeno otto robusti lettighieri egli racconta d’essere riuscito a rimediarli; ma che si tratti d’una frottola si scopre subito, appena la ragazza, 20. salaputium: il termine, di significato incerto, è stato variamente inteso e tradotto; ci è parso bene renderlo con: «cosettino».
Page 1 and 2:
Thesaurus Thesaurus Litterarum Litt
Page 3 and 4:
L’età cesariana (78-44 a.C.) cap
Page 5 and 6:
cap. I - Gli avvenimenti storici: d
Page 7 and 8:
cap. I - Gli avvenimenti storici: d
Page 9 and 10:
capitolo secondo Caratteri generali
Page 11 and 12:
occasione della II guerra mitridati
Page 13 and 14: nemente e con successo esercitavano
Page 15 and 16: voce Lucrezio nel suo De rerum natu
Page 17 and 18: 4. La cultura e la letteratura cap.
Page 19 and 20: cap. II - Caratteri generali dell
Page 21 and 22: capitolo terzo I poetae novi (o neo
Page 23 and 24: cap. III - I poetae novi (o neotero
Page 25 and 26: 2. La poetica neoterica 4. Il nome
Page 27 and 28: 10. Volusio è un poetastro dell’
Page 29 and 30: M. Furio Bibàculo cap. III - I poe
Page 31 and 32: cap. III - I poetae novi (o neotero
Page 33 and 34: MARCO FURIO BIBACULO 1. Altri accog
Page 35 and 36: 6. Su Arato: v. III 3, nota 15 pag.
Page 37 and 38: capitolo quarto 1. San Girolamo (Ch
Page 39 and 40: 10. Al seguito di Memmio, Catullo s
Page 41 and 42: 12. Il Croce, infatti, così si esp
Page 43 and 44: cap. IV - Gaio Valerio Catullo - Il
Page 45 and 46: I, cit. 251), allorché definì Cat
Page 51 and 52: frigidulos udo singultus ore ciente
Page 53 and 54: tua casa? Niente poté piegare il d
Page 59 and 60: 32. C. MARChESI, Disegno storico de
Page 61 and 62: de Catulle, Paris 1976. F. STOESSL,
Page 63: Carme XXVI Carme XL cap. IV - Gaio
Page 67 and 68: Carme II 29. quicum: sta per quocum
Page 69 and 70: Carme LXXXIII vano l’inferno e il
Page 71 and 72: Carme XLIII La bellezza di Lesbia
Page 73 and 74: Carme VIII 10 Dein, cum milia multa
Page 75 and 76: elegiaco). Carme LXXV che anche que
Page 77 and 78: Carme LXXVI 91. omnis: sta per omne
Page 79 and 80: 103. Furi et Aureli: Furio ed Aurel
Page 83 and 84: i libri e lo studio, senza i quali
Page 87 and 88: Pagine critiche Pagine critiche Pag
Page 89: Pagine critiche cap. IV - Gaio Vale
show all

THESAURUS LITTERARUM LITTERARUM - AbleMedia

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?