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THESAURUS LITTERARUM LITTERARUM - AbleMedia

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Il potere<br />

monarchico<br />

personale di<br />

Cesare<br />

Cesare<br />

dittatore ed<br />

imperator<br />

a vita<br />

Il programma<br />

di riforme<br />

dello Stato<br />

L’uccisione di<br />

Cesare<br />

(Idi di marzo<br />

del 44 a.C.)<br />

6 L’età cesariana (78-44 a.C.)<br />

6. Il potere monarchico di Cesare (45-44 a.C.)<br />

Uscito vittorioso dalla guerra civile contro Pompeo, Cesare divenne il padrone<br />

assoluto (rector) dello Stato romano. Dominata la reazione conservatrice, egli<br />

aveva creato nella repubblica una crisi costituzionale, sboccata fatalmente nell’affermazione<br />

di un potere monarchico personale, eserci tato da parte dello stesso<br />

Cesare. Ma Cesare seppe guardarsi dalla tentazione di assumere il titolo di re,<br />

anche se, di fatto, era di ventato ormai re non coronato di Roma. Altri titoli tuttavia<br />

egli aveva richiesto e ottenuto. Infatti, come già a Silla (82-79 a.C.), anche<br />

a Cesare era stato conferito dal senato il titolo di dittatore a vita e, in più, gli<br />

era stato riconosciuto quello di imperator 7 (anche questo a vita), gli era stata<br />

affidata, inoltre, la cura morum e, infine, gli erano stati attribuiti gli onori divini,<br />

in ragione dei quali egli veniva invocato quale divus Iulius e Juppiter Iulius 8. Forte<br />

di tutti i poteri conferitigli dal senato, Cesare ora poteva esercitare di persona il<br />

controllo delle varie magistrature e dei governi provinciali e provvede re finalmente<br />

senza intralci a riorganizzare vari settori della vita pubblica e privata.<br />

Numerosi furono pertanto i provvedimenti adottati, rientranti in un vasto piano<br />

di riforme dello Stato. Infatti, riprendendo la politica sociale di Gaio Gracco, Cesare<br />

provvide a realizzare innanzitutto un’ampia ri forma agraria a favore del proletariato<br />

e dei veterani, ricorrendo ad un vasto programma di colonizzazione, in virtù<br />

del quale i cittadini poveri diventavano coloni nelle diverse province dell’impero,<br />

accelerando così in esse il naturale processo di romanizzazione. Inoltre, per<br />

volontà di Ce sare furono ammessi in senato anche esponenti delle province e<br />

venne concessa la cittadinanza romana alla Transpadana, sicché, per la prima<br />

vol ta, poteva dirsi realizzata l’unità d’Italia, dalle Alpi sino allo stretto di Messina.<br />

Beneficiarono del diritto di cittadinanza romana anche alcune popolazioni della<br />

Gallia transalpina e della Spagna. A Cesare si deve anche la riforma del calendario<br />

che, ritoccata solo in parte nel 1582 da papa Gregorio XIII, ancora oggi è<br />

conservata. Altre riforme o interventi rientravano nei progetti di Cesare, quali, ad<br />

esempio, la bo nifica delle Paludi Pontine, il taglio dell’Istmo di Suez, una spedizio -<br />

ne militare contro i Parti per allargare maggiormente i confini dell’im pero romano<br />

in Oriente, realizzando così un vastissimo Stato universale, costituito da diversi<br />

popoli, fusi e armonizzati nel nome di Roma.<br />

Ma il programma non poté essere compiuto, perché alle Idi di marzo del 44<br />

a.C., Cesare cadeva vittima di una congiura ordìta dai giovani aristocratici M.<br />

Giunio Bruto e G. Cassio Longino e da quanti altri speravano di poter ripristinare,<br />

col suo assassinio, l’antica repubblica, nostalgici della perduta libertà politica.<br />

7. Il titolo di imperator passava ora, con Cesare,<br />

dal valore e significato di «generale vittorioso», a<br />

quello di «comandante supremo di tutte le forze militari».<br />

Questo titolo Cesare volle e ottenne di poter<br />

trasmettere anche ai propri discendenti.<br />

8. Cesare fece affermare la pretesa che la gens<br />

Iulia discendesse da Iulo, mitico capostipite figlio di<br />

Enea e nipote di Venere. In tal modo la sua stirpe<br />

veniva legata alla leggendaria origine troiana di<br />

Roma.

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