THESAURUS LITTERARUM LITTERARUM - AbleMedia
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cap. II - Caratteri generali dell’età cesariana 17<br />
Le preoccu pazioni politiche e sociali non risparmiano in quest’età neppure<br />
quei letterati quali Cornelio Nepote, Varrone Reatino e Tito Pomponio Attico, che<br />
pure sembrano volere sfuggire ad esse, cercando un rifugio nell’erudizione. A differenza<br />
dei letterati dell’epoca arcaica, provenienti in genere dalle classi umili,<br />
quelli dell’età cesariana appartengo no ormai quasi tutti all’aristocrazia e risultano<br />
ancora più dei loro predecessori fini ed esperti conoscitori della cultura<br />
greca.<br />
Resta da far cenno dei generi letterari. Una novità costituisce l’affermazione<br />
della lirica soggettiva d’amore e con essa afferma il bisogno d’esprimere le necessità<br />
e i problemi della vita intima del poeta. Un genere letterario nuovo è per<br />
Roma, in questo periodo, l’epigramma po litico. Compare, inoltre, ora in Roma,<br />
per la prima volta, con Lucrezio, un nuovo genere di poema epico, a carattere<br />
non più storico e nazionale, ma scientifico e filosofico. Con Cicerone nasce in<br />
Roma il dialogo filosofico e l’epistolario intimo che, pur derivando dalla letteratura<br />
greca, acquistano ora nuova originalità di forme e contenuti. Il teatro di<br />
questo periodo soprattutto con il mimo (cfr. vol. I, XXVI 1-2, pagg. 302-306) manifesta<br />
chiaramente l’esigenza di stordimento delle masse, la crisi dei costumi, del<br />
gusto e delle idee. Ma questa è l’età, soprattutto, della grande eloquenza po -<br />
litica e giudiziaria, date la grandi passioni politiche dell’epoca, e della storiografia,<br />
che, dimenticando la vocazione e l’eredità cultura le annalistica, si affida ora<br />
soprattutto alla monografia. Gli studi e gli scritti di natura retorica e filosofica<br />
testimoniano, infine, la volontà di evasione.<br />
In conclusione, l’età cesariana esprime attraverso le sue opere letterarie una<br />
grande tensione umana, oltre che profondità e drammaticità spirituali, che testimoniano<br />
le sofferenze, le ansie e le passioni di un’anima che, tra gridi disperati<br />
e appelli umani, si annuncia già moderna e rivelatrice dei sogni, delle necessità<br />
e delle realtà dell’individuo; l’età augustea esprimerà, invece, l’umano desiderio<br />
e la sofferta conquista dell’equilibrio, della serenità, della misura e della compostezza,<br />
nei contenuti e nelle forme, di ogni manifestazione di vita o di arte, a<br />
conferma di una maggiore universalità di visione conseguita e di una più profonda<br />
idea o sogno d’umanità da realizzare. Età «di transizione», questa cesariana,<br />
nonostante le sue decise caratteristiche storiche e culturali: sotto l’aspetto<br />
storico, età di tran sizione al principato e all’impero; sotto l’aspetto letterario, età<br />
di transizione alla «classicità» e alla latinità «modello».<br />
Gli eruditi: C.<br />
Nepote,<br />
Varrone R.,<br />
T.P. Attico<br />
I generi<br />
letterari<br />
Età cesariana<br />
ed età<br />
augustea a<br />
confronto<br />
L’età<br />
cesariana<br />
quale età «di<br />
transizione»