THESAURUS LITTERARUM LITTERARUM - AbleMedia

cap. I - Gli avvenimenti storici: dalla morte di Silla (78 a.C.) alla morte di Cesare (44 a.C.) 5
sona, cosa, questa, che Cesare certamente non avrebbe potuto fare perché ancora
impegnato nella guerra gallica. Un’altra legge, pure fatta approvare da Pompeo
a danno di Cesare, stabiliva che per ottenere un co mando proconsolare dovevano
essere trascorsi almeno cinque anni dall’esercizio della carica di console.
Cesare cercò di parare quest’ultimo colpo facendo approvare dal senato il
1° dicembre del 50 a.C. la proposta di Scribonio Curione, secondo la quale
dovevano essere aboliti i comandi straor dinari: quello di Cesare, certo, ma
anche quello di Pompeo. Il 50 a.C. fu l’anno cruciale per le sorti della repubblica.
Intanto si era diffusa, forse ad arte, la notizia che Cesare marciava su
Roma. In realtà Cesare, trattenendosi ancora in Ravenna, si era solo limitato
a scrivere una lette ra al senato, in data 27 dicembre del 50 a.C., nella quale
si dichiarava di sposto a deporre il comando se anche Pompeo l’avesse fatto,
altri menti avrebbe saputo provvedere a sé e alla repubblica. Quest’ultima espressione
minacciosa indusse il senato ad irrigidirsi: venne proclamato lo stato d’emergenza
e conferiti a Pompeo i pieni poteri.
Il 10 gennaio del 49 a.C. Cesare «gettava il dado» passando il Rubicone
ed entrando in armi nel territorio della repubblica: iniziava così la guerra civile
tra Cesare e Pompeo e la repubblica viveva i suoi ultimi anni di vita. Nel 49
a.C. Cesare riusciva rapidamente a diventare padrone dell’Italia e di Roma,
mentre Pompeo, in ritirata strategica, raggiungeva Brindisi, dove, con tutte le
sue forze militari, s’imbarcava per l’Oriente. In questo stesso anno Cesare
riesce ad eliminare le for ze pompeiane in Spagna e ottiene la I dittatura.
Ottenuto il II conso lato nel 48 a.C., Cesare si diede all’inseguimento di Pompeo,
che nel frattempo aveva posto il suo quartier generale a Tessalonica (odierna
Salonicco), nella Grecia settentrionale. Lo scontro decisivo avvenne a Farsàlo
nel 48 a.C. e la battaglia si risolse in una disfatta per Pompeo. Questi, sconfitto,
fug gì raggiungendo l’Egitto, dove venne fatto assassinare dai ministri del
re Tolomeo XIII. Giunto in Egitto poco dopo la morte di Pompeo, Ce sare s’intromise
nella contesa dinastica tra Tolomeo XIII e sua sorella Cleopatra, risolvendola
a favore di quest’ultima, della quale si era invaghito. Nel 47 a.C.
Cesare sconfigge in Asia Minore Farnace del Pon to, figlio di Mitridate 6. Il 47
a.C. è anche l’anno della II dittatura di Cesare. Nell’anno successivo, il 46
a.C., Cesare ottiene il III con solato.
Intanto gli avversari di Cesare in Africa, sostenuti da Giuba, re di Mauritania,
avevano creato una notevole forza di resistenza, al comando di Q. Cecilio Metello
Scipione e M. Porcio Catone. Furono sconfitti da Cesare nella battaglia di Tapso
(46 a.C.). In quest’occasione Catone, per non cadere nelle mani del vincitore,
si tolse la vita ad Utica (da qui gli venne attribuito il soprannome di Uticense),
dando origine così al mito di Catone, lo stoico eroe martire della libertà, contrapposto
alla figura di Cesare «tiranno». Al re Giuba venne tolto il regno, che
divenne la provincia di Africa nova. Restavano ancora da piegare le forze di
resistenza anticesariana concentrate in Spagna sotto il comando dei due figli
di Pompeo, Sesto e Gneo. Queste forze erano sostenute anche dai Lusitani e
dai Celtibèri. Cesare li debellò nel 45 a.C. con la battaglia di Munda (nell’odierna
provincia di Cordova).
6. Si trattò di una guerra-lampo, conclusasi con
la vittoria di Zela (47 a.C.), della quale Cesare in-
Il 50 a.C.
anno cruciale
per la
repubblica
Cesare passa
il Rubicone
(49 a.C.)
La sconfitta di
Pompeo a
Farsàlo (48
a.C.)
La vittoria di
Cesare in
Africa, a
Tapso, e la
morte di
Catone
Uticense
(46 a.C.)
La sconfitta
dei pompeiani
a Munda, in
Spagna
(45 a.C.)
formò il senato con la frase, ormai diventata famosa:
veni, vidi, vici.