THESAURUS LITTERARUM LITTERARUM - AbleMedia
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Carme VIII<br />
10 Dein, cum milia multa fecerïmus,<br />
conturbabimus illa, ne sciamus,<br />
aut nequis malus invidëre possit 66,<br />
cum tantum sciat esse basiorum 67.<br />
cap. IV - Gaio Valerio Catullo - Il poeta di Lesbia, il poeta dell’amore 71<br />
Godiamoci la vita, Lesbia mia, e abbandoniamoci all’amore; e diamo il valore di un<br />
soldo a tutte le critiche dei vecchi più severi. I soli possono tramontare e poi risorgere,<br />
ma, per noi, una volta tramontata la nostra breve giornata, una notte eterna ci<br />
resta da dormire. Dammi mille baci, poi cento, poi mille altri, e poi un secondo centinaio,<br />
e poi sempre altri mille, poi cento. E, poi, quando ne avremo messi insieme<br />
molte migliaia, li mescoleremo tutti, per perderne il conto, o per evitare l’invidia di<br />
qualche malvagio, una volta che venga a sapere che ci siamo dati tanti baci.<br />
Povero Catullo, smettila d’impazzire<br />
Questo Carme è un gioiello, un autentico capolavoro catulliano, costruito con grande<br />
sapienza tecnica ed artistica. Sono incominciati i gravi litigi tra i due innamorati e tutto<br />
sembra ormai perduto, compromesso, irreparabile. Di qui l’invito rivolto dal poeta a se<br />
stesso, a doversi rassegnare a quella che ormai sembra essere una definitiva rottura; e,<br />
soprattutto, la smetta di vivere come un disperato e torni finalmente a vivere. Poi subentra<br />
l’assalto dei ricordi: i bei giorni d’amore vissuti con Lesbia, ripercorsi nostalgicamente<br />
dal poeta e la consapevolezza d’avere vissuto davvero giorni meravigliosi, irripetibili, dei<br />
quali può ora dichiararsi appagato. Ma, quanto a Lesbia, è proprio sicura di aver fatto bene<br />
a rompere con Catullo? Crede forse di poter trovare facilmente un altro amante in grado<br />
di sostituire Catullo? Un amante che sappia donarle tutto ciò che lui le ha dato? Forse<br />
Lesbia non si è ancora resa conto della fortuna che ha avuto ad incontrare Catullo, ovvero<br />
un amante singolare, anzi unico, perché il solo in grado di donarle un amore «speciale»<br />
e, con esso, il vanto d’essere la donna d’un grande, famoso poeta. Almeno così la pensa<br />
il poeta. Quanto a lui, s’impegni invece a resistere. Ma dalla lettura del Carme ogni lettore<br />
avverte e capisce che egli non resisterà e che ancora una volta, sconfitto, tornerà ad<br />
implorare, disperato, il lunatico e capriccioso amore della sua Lesbia. (Metro: coliambi).<br />
Miser Catulle, desînas ineptire,<br />
et quod vides perisse perdîtum ducas.<br />
Fulsëre quondam candîdi tibi soles,<br />
cum ventitabas quo puella ducebat 68<br />
5 amata nobis quantum amabitur nulla:<br />
ibi 69 illa multa tum iocosa fiebant,<br />
quae tu volebas, nec puella nolebat 70.<br />
Fulsëre vere candîdi tibi soles 71.<br />
64. basia: «baci»; è voce popolare; in altri autori<br />
ricorre oscûlum, i, n., che dal significato originario<br />
di «boccuccia» è passato poi in senso traslato a<br />
significare «bacio».<br />
65. Da mi basia mille: c’è uno stacco enorme<br />
ed un radicale cambio di tono tra la prima parte<br />
della lirica e questa. Il poeta vuole scuotere se<br />
stesso e Lesbia dal triste pensiero della morte che<br />
per un attimo lo ha assalito e ora si lascia travol-<br />
gere dal ritmo incalzante dei baci chiesti alla sua<br />
donna per non pensarci, per dimenticare ogni cosa<br />
brutta della vita.<br />
66. nequis malus… possit: quando si è felici,<br />
o fortunati si tema sempre che qualcuno o qualcosa<br />
possa intervenire all’improvviso a rompere<br />
l’incanto. In queste occasioni siamo un po’ tutti<br />
superstiziosi.<br />
67. tantum… basiorum: genitivo partitivo.