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THESAURUS LITTERARUM LITTERARUM - AbleMedia

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Carme XLIII<br />

La bellezza di Lesbia è senza confronti<br />

cap. IV - Gaio Valerio Catullo - Il poeta di Lesbia, il poeta dell’amore 69<br />

Nella provincia di Verona c’è chi ha osato fare il confronto tra la bellezza di Ameana,<br />

la ragazza di Mamurra (definito da Catullo con disprezzo «il bancarottiere di Formia»), e<br />

quella di Lesbia. Catullo ne è indignato; di qui, la... demolizione fisica (come può essere<br />

bella con quel naso, quei piedi etc.?) e spirituale (la scelta di diventare l’amica del «fallito<br />

di Formia» è di per sé significativa in tal senso!), della ragazza, nel «ritratto» impietoso che<br />

le traccia il poeta. Un Catullo scanzonato, spigliato, ironico ed aggressivo. (Metro: endecasillabi<br />

falecei).<br />

Carme LXXXVII<br />

Salve, nec minimo puella naso,<br />

nec bello pede, nec nigris ocellis,<br />

nec longis digitis, nec ore sicco,<br />

nec sane nimis elegante lingua,<br />

5 decoctôris amica Formiani 58.<br />

Ten provincia narrat esse bellam?<br />

tecum Lesbia nostra comparatur?<br />

O saeclum insapiens et infacëtum!<br />

Salve, ragazza! non hai piccino il naso, non hai grazioso il piede, non hai neri gli<br />

occhi, non hai affusolate le dita, non hai bocca sana, non hai davvero troppo fine la<br />

lingua, sei l’amica del bancarottiere di Formia: e la provincia va contando che sei<br />

bella! e tra te e la mia Lesbia si fanno confronti! Oh gente senza sale e senza gusto!<br />

L’amore e la fedeltà di Catullo<br />

Una bella confessione fatta dal poeta a Lesbia del suo amore profondo per lei e della<br />

sua incondizionata fedeltà. C’è poi nella lirica quella concezione tutta catulliana del foedus,<br />

cioè del «patto», sacro e inviolabile, di natura quasi religiosa, che deve tenere avvinti<br />

due innamorati per tutta la vita: almeno tale valore e risonanza hanno nella coscienza di<br />

Catullo i suoi giuramenti d’amore pronunciati per Lesbia. (Metro: distico elegiaco).<br />

Nulla potest mulier tantum se dicere amatam<br />

vere, quantum a me Lesbia amata mea est:<br />

nulla fides 59 ullo fuit umquam foedere 60 tanta,<br />

quanta in amore tuo ex parte reperta mea est.<br />

53. Quintia: chi ella sia non sappiamo, ma in<br />

fondo può bastare quanto di lei ci racconta o,<br />

meglio, … descrive Catullo!<br />

54. formosa: ma sì, si sarebbe tentati, volgarizzando,<br />

come nelle effettive intenzioni di Catullo,<br />

del resto, di tradurre: «bona»! Si faccia attenzione<br />

ai tre termini con i quali Catullo indica «bello»: formosus,<br />

nel senso di bellezza soprattutto fisica, alludendo<br />

anche alle forme prosperose; bellus, voce<br />

popolare e familiare per indicare soprattutto la<br />

grazia e la leggiadria; pulcher, per indicare una<br />

bellezza completa, sia fisica che spirituale (cfr.<br />

infatti quel pulcherrima detto di Lesbia!).<br />

55. candîda: detto di una carnagione «lattea»,<br />

particolarmente apprezzata presso i Romani.<br />

56. tota: cioè «totalmente», nel fisico e nell’anima.<br />

57. omnis: per omnes, riferito a Veneres, cioè<br />

le «grazie».<br />

58. decoctôris… Formiani: il «bancarottiere di

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