THESAURUS LITTERARUM LITTERARUM - AbleMedia
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capitolo secondo<br />
Caratteri generali<br />
dell’età cesariana<br />
1. Denominazione e definizione storico-letteraria del periodo<br />
Un tempo era diffusa la tendenza a considerare, sotto l’aspetto letterario unitariamente<br />
l’età cesariana (78-44 a.C.) e l’età augustea (44 a.C.-14 d.C.) e, pertanto,<br />
ad uniformare il periodo storico-letterario comprendente quasi tutto il I<br />
secolo a.C., indicandolo genericamente col nome di età «classica» o «aurea» della<br />
letteratura latina (cfr. vol. I, Parte introduttiva, I 1, pagg. 1-3). Ma oggi, la critica<br />
letteraria contemporanea ha stabilito che, in realtà, una siffatta forma di periodiz -<br />
zazione unitaria deve essere considerata arbitraria e improponibile e, pertanto,<br />
l’ha definitivamente respinta. Troppe differenze, inve ro, esistono tra i due periodi<br />
nella concretezza degli stessi avveni menti storici che li contraddistinguono (con<br />
le inevitabili ripercussioni o riflessi sulla vita dello spirito e, quindi, delle lettere),<br />
perché essi possano essere in qualche modo letterariamente unificati.<br />
L’età cesariana, infatti, segna un momento di intensa crisi e tragicità per i<br />
Romani, donde quel diffuso senso di smarrimento, di inquietudine, di scontentezza,<br />
che anima tanta parte della sua letteratura; per contro, l’età augustea<br />
rivela una temperie storico-spirituale serena, nella quale la società romana, ormai<br />
pacificata, ha ritrovato sicurezza, ha riscoperto il gusto della vita, recuperato<br />
antichi va lori perduti e, di conseguenza, anche la letteratura di quest’età riflette<br />
e porta dentro di sé tutti i segni della ritrovata serenità e del recuperato equilibrio<br />
degli spiriti. Pertanto, alla letteratura latina dell’età augustea, quindi, e solo<br />
ad essa potrà essere assegnata, a rigore, appropriatamente la definizione di<br />
«classica» 1, come avremo modo di accertare più avanti, mantenendo fermo il principio,<br />
tuttavia, che la concomitante definizione di «aurea», pure ad essa da altri<br />
assegnata in passato e dovuta all’antico e diffu so «pregiudizio classicistico» (cfr.<br />
vol. I, Parte introduttiva, I 1, pagg. 1-2), oggi è fermamente e definitivamente da<br />
respingere. Impropria ed inaccettabile, dunque, per l’età cesariana e per la letteratura<br />
che ad essa appartiene, la definizione di «classica» 2.<br />
Per questa età e per la sua letteratura sarà meglio rinunciare oggi a generiche<br />
o accomunanti definizioni di esclusiva natura stilistica e formale, sia per<br />
evitare eventuali possibilità di confusione, che ancora potrebbero porsi, nell’inevitabile<br />
raffronto con le prerogative letterarie espresse dalla successiva età augustea<br />
(o età «classica» propriamente detta), sia perché, tra l’altro, all’interno della<br />
stessa età cesariana sono riscontrabili talora, tra i diversi autori, concezioni e<br />
caratteristiche letterarie del tutto opposte e contrastanti, che certamente male<br />
1. Per la definizione e l’analisi dei canoni della<br />
«classicità» cfr. vol. III, II 3, pagg. 10-13).<br />
2. Occorre tenere presente, infatti, che, in<br />
realtà, dei vari autori di quest’età, solo Cesare e<br />
Impossibilità di<br />
considerare<br />
unitariamente<br />
l’età cesariana<br />
e quella<br />
augustea<br />
Diversità<br />
storiche e<br />
letterarie tra i<br />
due periodi<br />
«Classica»<br />
l’età augustea,<br />
non quella<br />
cesariana<br />
Cicerone, a rigore, potrebbero essere definiti «classici»,<br />
nel pieno e autentico senso stilistico-lette -<br />
rario della parola (cfr. vol. III, II 3, pagg. 10-13).