THESAURUS LITTERARUM LITTERARUM - AbleMedia
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Pagine critiche Pagine critiche Pagine critiche Pagine critiche Pagine critiche<br />
cap. IV - Gaio Valerio Catullo - Il poeta di Lesbia, il poeta dell’amore 85<br />
wilamowitz definì Catullo non il Callimaco, ma l’Archiloco di Roma, e ribadì il Cèbe:<br />
«Catullo segue le strade di Archiloco e di Ipponatte; le sue trivialità non significano<br />
poesia popolare né tanto meno poesia destinata al popolo»; non fu l’Orazio degli Epodi<br />
a «rinnovare» veramente Archiloco, ma fu Catullo; la Roma della crisi della repubblica<br />
consentiva, nella quotidiana asprezza della lotta, nell’imperversare degli attacchi diffamatori,<br />
una libertà assoluta di chiamare le cose (e soprattutto le persone) con il proprio<br />
nome; l’invettiva non era ancora esercitazione letteraria. Catullo pessimus poeta<br />
marchia d’infamia i padroni di Roma, e non un qualsiasi scolorito Mevio. In questo<br />
senso è lecito, forse, un paradosso: il poeta che una retorica neppure troppo remota<br />
salutava come il «primo dei lirici moderni», può essere invece considerato l’ultimo poeta<br />
lirico del mondo antico; naturalmente non intonava i suoi canti con la lira, ma li destinava<br />
(come Saffo, come Alceo, come Archiloco) ad una cerchia ben definita; non più<br />
coinvolta – come in Grecia – nella lotta politica, non più aggregata da un culto comune,<br />
la sodalitas è tuttavia ben salda nella difesa della propria ideologia etico-letteraria, nel<br />
proprio senso di ‘élite’, pronta a riconoscere qualunque allusione polemica, tenuta<br />
insieme da rapporti d’amore, di reciproca fides, di urbanitas, di lepos, vincolata dall’obbligo<br />
morale dei munera poetici da scambiarsi nelle occasioni più frivole come in<br />
quelle più intense, impegnata ad atteggiare lo stile dei vari munera secondo il variare<br />
delle circostanze 6; la «lirica» di Catullo non è silenziosa meditazione personale destinata<br />
ad un pubblico di lettori sconosciuto e indefinito: è lirica «su» qualcuno, «contro»<br />
qualcuno da riferire a qualcuno, da fare immediatamente conoscere. Nei polimetri la<br />
presenza di Archiloco è particolarmente assidua, segno dissimulato e ostentato di doctrina,<br />
anche nei punti dove più spontaneo sembra l’«attacco», più improvvisato ed<br />
abbandonato il lusus.<br />
Al di là dei riscontri puntuali, le nugae della prima parte del liber e gli epigrammi<br />
della terza parte mal si comprenderebbero al di fuori dello psogos archilocheo, mal si<br />
comprenderebbero dimenticando che Catullo condivide con l’antico poeta l’ideologia<br />
del malum carmen, della potenza fascinatrice dell’insulto.<br />
Il Licambe di Archiloco rivive nel liber sotto i vari nomi: Cesare, Pompeo, Mamurra,<br />
Vatinio, Furio, Aurelio, Emilio, Vettio, Cominio, Gellio, Ameana, la stessa Lesbia.<br />
F. CAVIGLIA, in AA.VV., Dizionario degli scrittori greci e latini, I,<br />
s.v. Catullo, 13, 427-428, Milano 1987.<br />
Nugae e carmina docta: l’unità della poesia di Catullo<br />
Appare dunque arbitrario… operare una distinzione, frutto di impressionismo romantico,<br />
fra il Catullo delle nugae, dei brevi carmi di amicizia, di amore, di gelosia e di<br />
rivalità, ed il Catullo dei carmina docta, l’elaborato artefice che entra in competizione<br />
con la più faticosa e difficile poesia alessandrina. L’unità complessiva della poesia di<br />
Catullo, che fa agevolmente superare la fragile ed immotivata dicotomia fra un «poeta<br />
della vita» (Dichter des Lebens, per usare una terminologia cara alla tradizione critica<br />
tedesca) e un «poeta della scuola» (Dichter der Schule), sussiste al di là delle pur<br />
vistose differenze interne, che sono più che altro di natura tecnica, come aggancio a<br />
generi e a punti di riferimento diversi: in una parola, a diverse auctoritates.<br />
Sarebbe semplicemente assurdo forzare la mano al punto di cogliere e sottolineare<br />
una matrice autobiografica esclusivamente nei componimenti di impostazione<br />
più leggera, riservando alle poesie dotte un grado di esperienza diverso, un tono e un