Origini del teatro in Italia, studj sulle sacre rappresentazioni seguiti ...

374 LA RAPPRESENT. DRAMM. DEL CONTADO TOSCANO.
parte e dell'altra nella Gerusalemme; e cosi anche altrove.
Né i guerrieri, per duellare che facciano, si tacciono mai;
anzi quanto più crescono i colpi di spada, tanto più par
che loro si sciolga la lingua alle parole magniloquenti e alle
vantazioni di valore insuperabile. Cosi nel Cleonte e Isabella :
— Or convien che tu ti arrenda :
Trema, io sono il forte Arcano. —
— Questo acciar che tengo in mano
Non è spada, è falce orrenda. —
Ed è notevole come in occasione dei duelli ritornino sem-
pre nei varj Maggi, come generalmente nelle antiche Epo-
pee nazionali e popolari, certe formule consacrate e certi
paragoni, che nel caso nostro sono tolti il più delle volte
dalla Storia antica o dalla Mitologia. Cosi nella Semiramide:
— Cederai , tu fossi Achille ,
Sotto i colpi miei possenti. —
— Traditor, certo tu menti:
Dei tuoi pari ne vo' mille. —
E nel Bovo:
— Traditore, ancor ti vanti?
Cederai, tu fossi Achille. —
— Dei par tuoi non bastan mille
Sotto i colpi miei pesanti. —
E nel Cleonte:
E nel Mainetto:
E nel Rinaldo:
Cederai , se fossi Achille
Sotto i colpi miei pesanti.
Temerario, ancor ti vanti '.^
Se tu fossi Achille il forte
Se tu fossi Ettor Trojano,
Dèi cader disteso al piano.
Se venisser mille e mille
Cavalieri armati in sella,
Pria di ceder la donzella
Sfiderei con essi Achille.
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