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Non si fermò molto.<br />
Gettato un bacio alla fotografia di sua madre, si incamminò verso<br />
il lato sud del cimitero, quello più vecchio. Quel luogo era molto diverso<br />
dall’isolotto in mezzo al bosco. Pur essendo antico non possedeva lo<br />
stesso fascino dell’abbandono, la poesia del tempo trascorso che con le<br />
sue radici aveva quasi per intero ricoperto o sollevato le lapidi e con la<br />
sua edera rivestito i mausolei, donando loro un che di magico. Tutto, qui,<br />
era ordinato e pulito. Le fotografie, protette da apposite pergoline, erano<br />
al loro posto; le scritte sulle tombe leggibili, i vialetti scevri di foglie.<br />
Senza difficoltà trovò la tomba di famiglia: un piccolo mausoleo<br />
squadrato in marmo verdognolo, che ospitava le spoglie dei suoi avi.<br />
Nathan spinse la grata con una leggera pressione e penetrò nella stanza<br />
umida, dove, nonostante la pesantezza delle lapidi, si sentiva puzzo di<br />
morte.<br />
Nonno John. Non lo aveva conosciuto, era morto giovane: 25 giugno<br />
1910-25 giugno 1950. Era morto il giorno del suo quarantesimo compleanno…<br />
dello stesso anno in cui era nato il babbo.<br />
Nathan impallidì. William non aveva mai conosciuto suo padre, ecco<br />
il senso di quella frase amara rivolta a Lester. Quel pensiero lo sconvolse.<br />
Nel suo passato si nascondeva un mistero terribile, e lui, seppure inconsapevolmente,<br />
ne faceva parte.<br />
Febbrile cercò con gli occhi, ed ecco, in alto, il trisnonno Robert.<br />
Il cuore gli balzò in gola: 15 febbraio 1850-15 febbraio 1890. Anche lui<br />
il giorno del suo quarantesimo compleanno. All’appello mancava il bisnonno<br />
Frankye.<br />
Perché non era stato sepolto lì?<br />
Nathan sedette sul marciapiede bagnato, il suo cuore correva rapido<br />
su piste accidentate e lui temeva che potesse sbandare e frantumarsi.<br />
Il trentuno ottobre, tra sette giorni, sarebbe stato il quarantesimo compleanno<br />
di suo padre.<br />
«Non può essere vero tutto questo» disse a voce <strong>alta</strong>, prendendo<br />
dallo zaino il diario e un pennarello verde. Segnò con cura i nomi dei<br />
nonni e le rispettive date.<br />
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