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la sera come in ogni altro luogo al mondo. Ma le sue stranezze vanno<br />

oltre questo dramma inspiegabile.»<br />

«Oltre?»<br />

«Sì, Nathan. Stanno nascoste nelle credenze della gente, nei pregiudizi,<br />

nella paura. Come dici tu, il commissario si aspetta di sentire parlare<br />

di cose mostruose: non può credere che quello che da circa quindici<br />

anni blocca la vita della nostra città sia un manipolo di bestie selvatiche.»<br />

«Ma è la verità. Non c’è niente di inspiegabile!» Nathan scosse la<br />

testa. «Perché tutta questa superstizione? Un accalappiacani risolverebbe<br />

questo problema in un attimo, pensaci, pà. Fallo tu, senza perdere tempo<br />

con le indagini. Fai catturare quelle bestiole. Non dico di ucciderle, ma di<br />

sfamarle. Trasportandole dall’altro lato della collina non disturberebbero<br />

più e tu saresti il migliore sindaco che Whisperwood abbia mai avuto,<br />

con buona pace dei nostri avi.»<br />

William si morse un labbro.<br />

«Tu non mi credi, vero? Anche tu non credi alla tesi degli animali<br />

selvatici. Te lo leggo in faccia. Io non riesco a capirvi, davvero.»<br />

«Non si può parlare d’altro?»<br />

A un tratto, nella cacofonia di automezzi e persone, un suono lieve,<br />

un tintinnare melodioso attrasse l’attenzione di Nathan. Rinunciò a ribattere<br />

e si guardò attorno. Più avanti, sul marciapiede, una esile signora<br />

abbigliata in modo bizzarro lottava per trascinare fuori da un piccolo<br />

emporio due rotoli di stoffa e lo stipite della porta continuava a picchiare<br />

contro il caccia-spiriti di metallo appeso all’interno, che rovesciava le sue<br />

note argentine sulla strada bagnata. Per qualche assurda associazione<br />

mentale Nathan pensò a Lola, e fu convinto di non avere sognato.<br />

Con uno strattone deciso la vecchia liberò dalla porta le due pezze<br />

di tessuto che stringeva tra le braccia. Nel movimento un rocchetto di<br />

filo nero le sfuggì dalla tasca e finì a terra, srotolandosi fino a toccare la<br />

punta delle Converse di Nathan, che era rimasto immobile a fissarlo. La<br />

pista nera, sottile e tortuosa, tracciata sul marciapiedi dal filo, era ipnotica.<br />

Istintivamente William circondò le spalle del ragazzo, ma Nathan si<br />

era già chinato e le sue dita erano strette sul rocchetto di legno.<br />

«Questo è suo» disse avvicinandosi alla signora. Portava guanti<br />

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