13.06.2013 Views

alta - Altervista

alta - Altervista

alta - Altervista

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

lola<br />

Tenera è la notte, e forse la Regina Luna è sul suo trono,<br />

con a grappoli, intorno, tutte le sue Fate stellari;<br />

ma qui non c’ è luce alcuna,<br />

fuor di quanta dal cielo con le brezze spira<br />

per verdeggianti tenebre e sinuose vie di muschi.<br />

43<br />

John Keats<br />

N<br />

athan rotolò su un fianco. La sagoma scura dell’uccello si allontanava<br />

lenta, quasi maestosa, verso il bosco. Intorno a lui erano<br />

seminate, a perdita d’occhio, pietre tombali di ogni forma e<br />

grandezza, tutte in uno stato di estremo abbandono. Refoli di nebbia<br />

drappeggiavano gli alberi rinsecchiti accanto ai mausolei e disegnavano<br />

nell’aria elaborate volute ceree. Un sospiro di sollievo gli uscì dal petto.<br />

“Sono salvo” pensò, affrettandosi a tastare la ferita sulla gamba con<br />

dita ancora tremanti. Il tessuto dei jeans era strappato e zuppo di sangue.<br />

Nathan respirò l’aria fredda per scacciare la nausea e un vago odore<br />

di piante marce e acqua stagnante gli arrivò al naso, insieme a un profumo<br />

sottile, forse di fiori, che però non riusciva a vedere.<br />

Provò a sollevarsi, ma la testa non smetteva di girare. Sospirando<br />

si lasciò cadere sull’orlo di marmo di una tomba che le radici di un albero<br />

avevano sollevato da un lato. Provò a leggere il nome inciso sotto<br />

l’immagine sbiadita, ma il tempo e gli elementi lo avevano cancellato.<br />

Un uomo di mezza età, con pochi capelli e un lungo naso adunco, lo<br />

osservava dalla piccola fotografia con espressione assorta.<br />

Respirò profondamente e distolse lo sguardo. Strappò per intero la<br />

gamba di stoffa lacerata dal graffio e guardò la ferita: un orrendo taglio<br />

verticale lungo una spanna, con gli orli rialzati e sporchi di terra e fango.<br />

Tossì fino quasi a svenire e scese incespicando sulla riva del lago.<br />

Una volta lì, con le scarpe sprofondate nella fanghiglia, immerse la<br />

gamba dei jeans nell’acqua, ne fece una palla e la applicò sulla ferita<br />

stringendo i denti e respirando a bocca aperta. Brividi di refrigerio<br />

gli donarono sollievo, placando il dolore. Per risalire si aggrappò ora a<br />

una tomba, ora a una vecchissima croce di legno e quando stava ormai<br />

per raggiungere la sommità della collina, alcune voci gli fecero balzare

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!