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«No, papà, davvero non li ho visti bene. Sembravano animali, piccoli<br />
e feroci. E no, non ricordo come ho fatto a difendermi, e come mai mi<br />
hanno graziato. Forse ho corso. Ho corso fino all’alba e sono fuggiti.»<br />
William acconsentì, con la stanchezza di qualcuno disposto a credere<br />
a qualsiasi cosa, e lui, accasciato sul sedile, restò in silenzio per tutto il<br />
resto del percorso. Lasciò vagare lo sguardo sulla scia di lampioni a lato<br />
della strada. La loro luce gialla colorava il buio trafitto da lunghe gocce<br />
gelide. Vide passare la grossa ombra dell’edificio scolastico, i giardini<br />
dove si fermava spesso di pomeriggio con gli amici, la fermata del bus<br />
con la pensilina verde. Alle sue spalle la gelateria dall’insegna spenta.<br />
Non poté esimersi dal pensare quanto fosse triste e deserta Whisperwood,<br />
la sera. Comunque rimase in silenzio fino a che l’auto imboccò il<br />
ghiaioso vialetto di casa.<br />
Casa! Aveva davvero creduto di non rivederla mai più, la costruzione<br />
<strong>alta</strong> e stretta, col suo portoncino blu e la cortina color mattone, con<br />
tante finestre bianche come occhi spalancati sul suo ritorno. E poi la doccia,<br />
la cena e la sentenza: un’intera settimana di pomeriggi nell’ufficio di<br />
suo padre, a studiare. Niente allenamenti dopo la scuola, niente corse in<br />
bicicletta con gli amici, niente piscina coperta. Niente cinema.<br />
Rassegnato, Nathan si era infilato il pigiama a righine e con leggerezza<br />
aveva affrontato l’argomento “vecchio cimitero al centro del lago”.<br />
Già, perché in tutto quel buio, in tutta quella tristezza, una luce nella sua<br />
mente era rimasta accesa e vibrava debole, sospesa su fragili certezze.<br />
Lola. L’aveva davvero incontrata sull’isolotto? Doveva parlarne con suo<br />
padre.<br />
«Sei arrivato fin là?» William aveva sgranato gli occhi e ogni buona<br />
intenzione si era ritirata nel suo guscio. «Fino al vecchio cimitero? Ma<br />
io sono senza parole. Questo significa a tutti gli effetti fregarsene della<br />
vita. Nathan mi hai profondamente deluso. Pensavo stessi crescendo, ma<br />
quello che hai fatto mi fa credere il contrario.»<br />
Poi, con quello che a Nathan era sembrato totale avvilimento, suo<br />
padre gli aveva raccontato che quel terreno presto sarebbe stato venduto<br />
e il cimitero raso al suolo. Al suo posto sarebbe stato edificato un centro<br />
termale.<br />
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