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Sì, ho qualcosa da dirti, ma non si tratta di un ricordo, quanto per l’esattezza<br />
di una constatazione.»<br />
«Ti ascolto.»<br />
«Ultimamente ho tanto ragionato sulla tua natura e sulla mia» spiegò<br />
il Poeta. «Tutti gli spiriti qui sono al corrente della loro vita e del motivo<br />
della loro morte, tutti tranne noi due. Entrambi possiamo considerarci<br />
defunti, tu però sei solida, mentre io sono solo una proiezione, non dissimile<br />
da una reminiscenza. Siamo due anime dannate, Lola. Costrette<br />
in uno stato tra la vita e la morte senza riuscire ad afferrare né l’una né<br />
l’altra. Io e te viviamo in una dimensione identica, come se qualcosa di<br />
entrambi fosse sospeso. Bloccato. E io ora so cos’è.»<br />
Lola batté le lunghe ciglia. In cento anni se n’erano fatte di chiacchierate,<br />
lei e il Poeta. Tante. Ma quella era la più strana di tutte, perché<br />
non stavano disquisendo di filosofia, di tragedie greche e favole antiche,<br />
no. Questa volta l’argomento era lei. Erano loro due.<br />
«Cos’è, dimmelo ti prego. È importante che io sappia.»<br />
«Oh sì, mia principessa delle lapidi. Lo so. Qualcosa si muove nelle<br />
nostre esistenze» sentenziò il Poeta. «Ci siamo risvegliati insieme cento<br />
anni fa in questo cimitero, insieme abbiamo cominciato a ricordare e<br />
chissà, forse anche la nostra liberazione da questo stato di immobilità<br />
avverrà nello stesso istante.»<br />
«Allora a maggior ragione non dobbiamo avere paura» osservò lei.<br />
«Una donna corvo mi restituì la vita, ma non tornò mai a spiegarmi perché<br />
lo fece. Cento anni sono troppi per continuare ad aspettare. Io voglio<br />
sapere. Devo affrontare il mio destino.»<br />
Il Poeta sorrise e lasciò andare un sospiro. Con calma aprì i tre bottoni<br />
della sua eterna giacca elegante, sciolse il fiocco annodato sotto il<br />
mento e sbottonò il panciotto.<br />
«Interrogandomi sulla tua natura e facendo un paragone con la mia»,<br />
disse aprendo la camicia trasparente, «ho scoperto una cosa.» Prima di<br />
concludere la guardò con attenzione. «Sei poco più che una bambina,<br />
Lola, ma hai cento anni ormai. Certe cose puoi sopportarle, presumo.»<br />
Lola si torse le mani. «Che cosa hai scoperto?»<br />
Lui assentì e finì di slacciare la camicia. «Ha dell’assurdo, davvero,<br />
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