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alta - Altervista

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« Mi<br />

fuga notturna<br />

Il cuore mi duole, e un sonnolento torpore affligge<br />

i miei sensi, come se della cicuta io abbia bevuto,<br />

o vuotato un greve sonnifero fino alle fecce<br />

or è solo un minuto, e verso Lete sia sprofondato.<br />

35<br />

John Keats<br />

spiace per il ritardo, Nathan. L’assemblea di oggi è stata più<br />

lunga e fastidiosa del previsto.»<br />

Con aria afflitta, William sparse un tappeto di olive verdi sull’insalata<br />

e rivolse uno sguardo al figlio che trafficava ai fornelli, taciturno.<br />

“È cresciuto in fretta” pensò, trasportando l’insalatiera sul tavolo della<br />

sala. Tirò le tende, l’oscurità autunnale era già scesa sulla città e abbracciava<br />

l’ombra del bosco.<br />

I due sedettero e iniziarono a consumare la cena.<br />

«Oggi ho segnato due goal. Uno in rovesciata, pà. Mi piace giocare<br />

a calcio, ma la pallacanestro è lo sport che preferisco. I miei compagni<br />

sono delle schiappe, a parte Phil. Lui è fortissimo» dichiarò Nathan scostandosi<br />

dal viso le ciocche di capelli biondi che gli arrivavano alle spalle.<br />

Magro e agile, era portato per l’esercizio fisico. Alto per i suoi quattordici<br />

anni, sorrise e il viso affilato e pallido s’illuminò un poco. Gli occhi<br />

azzurri, grandi laghi malinconici, parevano invece non sorridere mai.<br />

«Oggi mentre facevo la spesa, la cassiera mi ha chiesto di salutarti.<br />

È simpatica.»<br />

«Mh.»<br />

«Perché non la invitiamo a pranzo qualche volta? Così, tanto per fare<br />

due chiacchiere.»<br />

«Non è così semplice» con un sorriso stanco, William abbassò gli<br />

occhi sul cibo. Non era cosa facile confrontarsi con un adolescente, soprattutto<br />

sul tema dei rapporti, del tempo giusto per ricominciare, del<br />

dolore della perdita. Quel male in lui aveva scavato una lacerazione tale<br />

da non poter essere ricucita.<br />

«Nella mia vita non c’è ancora posto per un’altra donna» disse. “E<br />

probabilmente non ci sarà mai” pensò. Nathan lo osservò con lo sguardo

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