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alta - Altervista

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la giacca al centro della schiena. Nathan sentì qualcosa aggrapparsi alla<br />

stoffa dei suoi vestiti e si scrollò, gridando, senza smettere di correre.<br />

Ancora dolore, e una paura incontrollabile s’impossessò della sua mente.<br />

“Morirò. Sto per morire e le ultime parole che ho rivolto al babbo<br />

sono state di rabbia” pensò mentre oltrepassava correndo la cortina di<br />

alberi sussurranti, lo sguardo puntato verso la luce che la luna gettava sul<br />

prato. Una radice s’insinuò tra le sue scarpe. Lanciò un urlo rabbioso e<br />

cadde rovinosamente a terra, scivolando e rotolando giù dal pendio che<br />

delimitava il bosco. Era la fine. Con la faccia premuta sull’erba bagnata,<br />

Nathan attese. E solo dopo lunghi istanti trovò il coraggio di alzare la<br />

testa.<br />

Era ancora vivo. Il bosco alle sue spalle sibilava e stormiva sinistro,<br />

unghie invisibili graffiavano il terreno bagnato. Occhi brillanti come stelle<br />

lo fissavano dall’ombra delle fronde e dei cespugli mossi dal vento. Si<br />

trascinò più lontano dagli alberi, tossì, trafitto da ondate di nausea e si<br />

scostò i capelli dagli occhi. Fu così che scorse davanti a lui le acque scure<br />

del lago Whisper, la polla stagnante dalle rive ricoperte di rovi, dove<br />

nessuno che avesse ancora una briciola di senno si recava mai. Nathan,<br />

come tutti i ragazzi di Whisperwood, ne aveva sentito parlare a scuola<br />

come di un luogo privo di qualunque attrattiva, pericoloso per via delle<br />

rive fangose e popolato di bestie selvatiche e insetti.<br />

Puntellandosi sui gomiti ne osservò la tetra bellezza. Il riflesso della<br />

luna carezzava le lievi increspature dell’acqua; dispiegava sulla superficie<br />

oscura lunghi nastri tremolanti del colore delle perle. Tenebroso, sull’isolotto<br />

al centro del lago irto di canneti, il vecchio cimitero abbandonato<br />

riluceva pallido.<br />

Le creature che lo avevano aggredito si erano bloccate tra gli alberi.<br />

Sembravano voler evitare quel luogo.<br />

«Andate via!», gridò verso i punti luminosi che si muovevano<br />

nell’oscurità come stelle. Non aveva alcuna voglia di attraversare il lungo<br />

ponte di pietra e rifugiarsi nel cimitero per la notte.<br />

«Via, bestiacce!»<br />

Quelle ringhiarono in risposta, frustrate di non avere ucciso il solitario<br />

viandante e una, particolarmente ardita, si lanciò verso il ragazzo.<br />

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