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alta - Altervista

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di lana rosso cupo, senza dita, un cappotto scuro tempestato da bottoni<br />

colorati e lungo fino ai piedi, dove deliziose scarpette con la punta<br />

arrotondata si muovevano a passi incerti. In testa un cappello antiquato<br />

lasciava intravedere qualche ciuffo di capelli sottili, bianchissimi. Appesa<br />

al braccio sinistro, una borsa enorme sembrava pesarle molto.<br />

Appena ebbe posato il filo nella mano bianca, lei gli restituì uno<br />

sguardo carico di sorpresa. Era piccola e piena di rughe, ma i suoi occhi<br />

di un antico blu conservavano una forza impossibile da non cogliere.<br />

I suoi lineamenti erano gentili, ma avevano l’aspetto di qualcosa indurito<br />

dal tempo.<br />

Fissò il ragazzo che aveva di fronte, inconsapevole delle lacrime che<br />

scivolavano leggere dal bordo dei suoi occhi, incuneandosi tra una ruga<br />

e l’altra mascherate da gocce di pioggia. Nathan non l’aveva mai vista,<br />

eppure ebbe l’impressione di conoscerla. Il filo nero. Gli occhi magnetici<br />

della vecchia signora. Il tintinnare che gli aveva acceso nella mente<br />

certezze difficili da spiegare. Tutto faceva parte di un lato poco realistico<br />

della vita, ma d’altro canto quelle sensazioni arrivavano e lui non poteva<br />

non prestarci attenzione. Che stesse davvero impazzendo?<br />

La donna rivolse lo sguardo alle spalle di Nathan, al padre, gonfio<br />

di sospetto. Ma il ragazzo, lui, era diverso.<br />

«Tu, cambierai il passato?» gli chiese, puntando un dito ossuto in<br />

direzione del cuore. Nathan si toccò il petto, confuso.<br />

«Dice a me?»<br />

«Nathan, andiamo.» La voce di William era fredda e perentoria. Sul<br />

suo viso squadrato era dipinta un’espressione di fastidio. Le labbra sottili<br />

erano tese e nei suoi occhi grigi brillava una sorta di diffidenza che<br />

Nathan non comprese. Calcandosi meglio il cappello in fronte borbottò<br />

nervoso qualcosa di incomprensibile.<br />

«Buona giornata signora» disse Nathan.<br />

«Abito nella vecchia casa al centro di Tower Street. Passa a trovarmi<br />

quando vuoi, ti offrirò della torta di mele calda col gelato per ringraziarti<br />

della tua gentilezza, figliolo.» Aveva una voce sottile e profonda.<br />

«Oh, bè… se mi trovassi da quelle parti… io…»<br />

«Nathan, sto facendo tardi.»<br />

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