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«Capisco.»<br />

«Oh, ma scherzavo, o meglio…» esclamò Nathan. «Ho discusso con<br />

mio padre e…»<br />

«Non ci sarebbe nulla di così stravagante nel desiderare di togliersi<br />

la vita. Non è necessario che mi illustri» lo interruppe, posandogli una<br />

mano gelida sul polso. «Qui è pieno di persone che hanno rinunciato a<br />

vivere. Malauguratamente è una soluzione che non spetta a tutti. Gradisci<br />

un tè amaro?»<br />

«Volentieri. Parli in modo strano. Non sei inglese?»<br />

«Oh. Sono come sospesa.»<br />

«Ma che vuol dire sospesa? Chi ti ha portata qui? Ti hanno forse<br />

abbandonata?»<br />

«Non crucciarti per me. Non mi crederesti, se ti narrassi la mia storia.<br />

Neppure la conosco, la mia storia. Cosa potrei narrarti, allora? Vivo qui<br />

un eterno attimo presente.<br />

Non ho passato, non ho futuro. Non sono libera di scegliere cosa<br />

fare di me. Sono sospesa.»<br />

Nathan si scostò i capelli infangati dalla faccia e bevve il té. Era assetato<br />

e la bevanda, amarognola, non era sgradevole come il suo odore.<br />

Non capiva cosa intendesse Lola con i suoi discorsi, solo gli sembrava<br />

molto, molto triste. Non comprendeva cosa mai significassero le parole<br />

sul passato e sul futuro. Forse quella ragazzina dai modi affettati e dal<br />

linguaggio desueto aveva molto sofferto, da piccola. Forse aveva perso<br />

la memoria e si era ricostruita una strana esistenza sull’isola di Whisper.<br />

Eppure Lola non era l’unica cosa sorprendente che quella sera gli<br />

era toccata in sorte; di fronte a lui, seduto sul prato, un grande angelo<br />

di pietra teneva un gargoyle tra le braccia, lo cullava mentre fissava il<br />

cielo. Uno spettro che declamava poesie sedeva sul tetto del mausoleo<br />

fumando una pipa immaginaria. Lui li vedeva. Da quel lato della collina<br />

il tempo sembrava si fosse fermato. I colori erano più brillanti e i profumi<br />

più intensi. L’aria non era fredda e il vento si era calmato. “Che sia<br />

un’illusione?” si disse.<br />

In risposta, Lola sedette di nuovo al suo fianco e cantò una ninna<br />

nanna di terra e radici. Nathan ammutolì. I suoi pensieri, le sue paure,<br />

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