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alta - Altervista

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e sbandò pericolosamente. La creatura dalle grandi ali lo stava aiutando<br />

ancora.<br />

«Guarda avanti e corri a casa!» gridò Maud senza voltarsi, mentre<br />

il branco, che aveva rallentato, si avvicinava grattando l’asfalto. Come<br />

richiamate dall’odore della paura, altre piccole belve dagli occhi di stelle<br />

erano uscite dal buio. Evitando Maud si erano messe alle calcagna del<br />

ragazzo e le loro zampe ormai insidiavano i pedali. Nathan non riusciva<br />

a distanziarle. Qualcosa andò a sbattere contro la sua caviglia, la scarpa<br />

inciampò nel pedale, la ruota anteriore della bicicletta si piegò di lato,<br />

scoppiando sotto le fauci di un coccodrillo. Nathan lanciò un urlo volando<br />

in avanti. Bocche piene di denti affilati si aprirono ruggendo e<br />

sibilando, in attesa di poter squarciare le sue carni.<br />

Maud immobile al centro della strada cantilenava parole lontane<br />

da ogni comprensione. Era stanca, stremata dal volo, dalla paura, dalle<br />

emozioni contrastanti che, come temporali estivi, erano venute a scalfire<br />

la sua cupa quotidianità, ma non si sarebbe arresa.<br />

«Forza, Maud!»<br />

Il gufo le scese di fianco con le ali ferme nell’aria, fino a posarsi sulla<br />

sua spalla. Davanti a lei le sue creature di stoffa digrignavano denti affilati<br />

e ruggivano di rabbia, ma l’incanto che stava salmodiando calmava i<br />

loro istinti. Lottando contro gli spasmi muscolari, queste si accucciavano,<br />

sottomesse dalla volontà di Maud.<br />

Sentì le lacrime scivolarle sulle guance gelide. Non aveva più forze.<br />

Il ragazzo sarebbe morto a causa sua. Come in risposta alle paure che<br />

l’attanagliavano, Nathan gridò forte: era finito a terra e si contorceva ricoperto<br />

di bestie sibilanti. Maud digrignò i denti ansando. Le piume delle<br />

sue ali vibrarono, come percorse da un’energia segreta. Gli animali di<br />

stoffa si immobilizzarono come giocattoli rotti. Anche quelli che avevano<br />

aggredito Nathan mollarono la presa e come storditi alzarono i musi ad<br />

annusare qualcosa che si agitava nell’aria e che non era un odore.<br />

«Si torna a casa» sussurrò Rosie Maud e con uno schiocco d’ali prese<br />

il volo. Un volo basso, lento. Nella scia, una colonna di bestie paffute la<br />

seguiva liberando la strada.<br />

Nathan rimase a terra, ma sollevò il busto per guardare cosa accadeva.<br />

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