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prossimo? Mai più forse?»<br />
«Cosa? Dove...»<br />
«Lo so è una follia, considerato che dovrei separarmi da Nathan.»<br />
«Solo otto giorni. Otto giorni e tu non mi hai permesso di passare<br />
del tempo con te. È crudele, William.»<br />
«Cerca di capirmi. Se ti fossi trasferita qui da noi, Nathan si sarebbe<br />
posto qualche domanda. Stravolgere la sua vita con cambiamenti troppo<br />
grandi mi è sembrata la cosa più sbagliata da fare. La sua realtà quotidiana<br />
deve restare il più possibile com’è ora. Certo a oggi – considerati<br />
gli atteggiamenti stravaganti di Nathan, la sua rabbia – mi chiedo se<br />
non fosse stato meglio che tu fossi venuta a stare da noi già da qualche<br />
tempo: si sarebbe abituato all’idea in maniera graduale e al momento del<br />
distacco non si sarebbe trovato solo. Magari poi non accadrà niente, ti<br />
pare? Insomma, non potrebbero essersi stancati di questa persecuzione?<br />
Io davvero non riesco a farmene una ragione. A capire come in un’epoca<br />
come la nostra siano ancora possibili certe… cose.»<br />
A queste parole, a Londra, seguirono dei sottili singulti, il frusciare<br />
di un fazzoletto e colpi di tosse. Dalla finestra rimasta aperta entravano<br />
danzando le note di un musicista di strada, qualche colpo di clacson,<br />
una sirena lontana.<br />
«Non dimenticano. Non si stancano. Verranno. Loro verranno e ti<br />
troveranno ovunque tu vada. Non hanno pietà di nessuno. Oh, il mio<br />
povero cuore! Vengo da voi. Domani.»<br />
«Sì, va bene. Siamo stati distanti anche troppo.»<br />
«E dimmi, lui... è già venuto a bussare alla tua porta?»<br />
«Non ancora. Eppure ci sarà qualcosa che si possa fare, non chiudo<br />
più occhio, al pensiero. E se provassi a parlarci? Insomma, li conosce<br />
bene, potrebbe darmi un consiglio, aiutarmi a comunicare con loro…»<br />
«Lui è uno di loro, non dimenticarlo. Povera, povera la mia sventurata<br />
famiglia!»<br />
«Mamma, voglio dirtelo ora per non ripeterlo più. Ecco, quando accadrà...<br />
io pretendo che a Nathan non sia detto nulla, non fino a che non<br />
abbia raggiunto un’età sufficientemente adulta.»<br />
«Allora hai già deciso. Certo, come il padre che non hai mai<br />
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