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alta - Altervista

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alla vecchia lapide che usciva dalla terra come un osso spezzato.<br />

«Sono una vittima anche io, mia cara, come dicevo a John un attimo<br />

fa. La gente in città mi disprezza. Quando vado in giro sento su di me<br />

sguardi carichi di diffidenza. Perché le persone temono chi è diverso?<br />

Avevo poco più della tua età, quando per colpa dalla gente ho cominciato<br />

a odiare la mia natura e l’ho seppellita in una tomba nella mia mente.<br />

Vedi, bambina mia... io sono stata la prima nemica di me stessa: come<br />

posso pretendere che le persone mi amino? Ma ecco, oggi ho per te un<br />

regalo speciale.»<br />

Con le lunghe dita callose, Maud frugò nella borsa e ne trasse un<br />

fiore di stoffa, più bello e curato degli altri: una rosa rossa con lo stelo<br />

nero al quale erano state applicate foglie e piccole spine. Posò il fiore<br />

sull’orlo spesso della lapide e si asciugò una lacrima.<br />

«Che vita senza senso, la mia», disse alzandosi a fatica, «sempre fuggendo<br />

da quella che sono. Ecco, mia piccola amica, questa rosa non<br />

appassirà come la tua gioventù rubata.»<br />

Nathan giunse al lago che era pomeriggio inoltrato. Durante il tragitto<br />

la pioggia si era diradata e ogni foglia, nella radura antistante lo<br />

specchio d’acqua, splendeva sotto una luce giallastra. Era stato difficile<br />

attraversare il bosco, già scuro, con la bici che affondava nella melma e<br />

la mente piena di ricordi raccapriccianti, ma rispetto a quello che aveva<br />

udito origliando la telefonata di suo padre, le bestiole che avevano tentato<br />

di sbranarlo non gli facevano più paura.<br />

E di tutti i luoghi in cui poteva scappare a sfogare il suo dolore, era<br />

tornato nell’unico posto in cui era stato felice, anche se solo per una<br />

manciata di ore. Attraversò il ponte a tre archi e si arrampicò sul sentiero<br />

come se tornasse a casa. Il cuore gli batteva forte nel petto e la tristezza<br />

che gli serrava la gola sapeva di bugie e segreti. Di cose celate.<br />

Se almeno Lola fosse stata vera. Nessun suono o voce tradiva la<br />

presenza di qualcuno sull’isola.<br />

In preda all’ira si mise a correre, ignorando le fitte alla gamba e<br />

alla schiena. Corse a perdifiato, sfiorando con le dita le lapidi quiete e il<br />

suo respiro si fece disperato mentre il cimitero si curvava su di lui con<br />

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