Poiàn el so dialeto - Gruppo Giovani Povegliano

POIÀN EL SO DIALETO 67
Sbossega = tosse. La liquirizia è molto efficace per sedare la
tosse. La farina di senape cura tosse, raffreddori, influenza.
Fate un bagno caldo aggiungendo un cucchiaio
di farina di senape, o potete fare impacchi
con asciugamani imbevuti.
Sbrus¸acòr = bruciore di stomaco, questo disturbo denota un’infiammazione
della mucosa dello stomaco che reagisce
per pasti consumati non importa quando non
importa dove e non importa come, sicuramente con
tante spezie, zucchero, dolci, alcool e fumo. L’acqua
di melissa è conosciuta da secoli. Le sue virtù digestive
sono molto popolari. Si può preparare anche in
casa facendo macerare per otto giorni in un litro di
buon’acquavite: foglie fresche di Melissa, scorza di
cannella di Ceylon, buccia fresca di limone, chiodi di
garofano. Filtrate e conservate in una bottiglia ben
chiusa. Per l’occorrenza prendetene un cucchiaio
da cucina, o un cucchiaio di bicarbonato.
Sgangolarse = tribolare, affaticarsi molto.
Sgrafà = graffiature. Quando spuntano i “fiori di S. Giovanni”,
in agosto si devono cogliere e porre al sole, perché
secchino. Messi in un vaso con l’aggiunta di
olio di oliva, li si ripone al sole, dove cuociono in tre
giorni il tutto diventa una rossa tintura d’odio.
Quando la gente torna dal lavoro, graffiati o punti
su un filo spinato, con un pennello si unge la ferita,
che viene disinfettata e guarisce.
Sgranfi = crampi, contrazioni muscolari.
Sgrisolòn = brivido, tremore.
Slìmpio = di gusti difficili in fatto di cibo.
Solana = malattia infettiva con gonfiore alle orecchie.
Spira = prurito, formicolio, solletico.
Ssigàr = piangere forte.
Stors¸icol = torcicollo, dolore al collo che impedisce la rotazione
del capo.
Straco massà = stanchissimo.
Straco morto = stanco, affaticato, esausto.
Stralocio = strabico, guercio.
Terissie = itterizia, malatia caratterizzata da ittero.
Tumia = autopsia.
Ussara = ulcera. Vi è una pianta dalle grandi foglie larghe, se
ne prendono tre, assieme a tre spicchi di aglio e un
pezzo di lardo, il tutto assieme si trita, se ne fa un
piccolo impasto, si lega l’impasto sopra l’ulcera.