Ernesto Antonini e Vincenzo Donati (.pdf - 1304 Kb) - Provincia di ...
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6. 1. 1. FONTI E RIFERIMENTI<br />
FONTI E RIFERIMENTI<br />
Direttiva tecnica 6<br />
Il presente documento costituisce una sintesi della Direttiva Tecnica <strong>di</strong> attuazione n. 6 dell’Accordo<br />
<strong>di</strong> Programma per il recupero dei residui da costruzione e demolizione della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Bologna e<br />
contiene le Specifi che tecniche per l’identifi cazione delle caratteristiche e degli standard qualitativi dei<br />
materiali prodotti dal riciclaggio e destinati ad impieghi nelle costruzioni.<br />
Il testo della Direttiva - dal Prof. Sante Fabbri e dalla Prof.ssa Alessandra Bonoli della Facoltà <strong>di</strong><br />
Ingegneria dell’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Bologna, su incarico della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Bologna ed è stato<br />
defi nitivamente approvato dal Comitato Tecnico il 31 marzo 2003. Il testo integrale della Direttiva<br />
Tecnica <strong>di</strong> attuazione n. 6 può essere scaricato dal sito web della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Bologna, collegandosi<br />
all’in<strong>di</strong>rizzo: http://www.provincia.bologna.it/ambiente/osservatoriorifi uti<br />
6. 2. PREMESSA<br />
2. PREMESSA<br />
Le prescrizioni contenute nel presente documento devono essere considerate complementari<br />
(e non sostitutive) <strong>di</strong> quanto contenuto nella Direttiva CNR - UNI 10006/2002, che si intende qui<br />
completamente richiamata.<br />
Al fi ne <strong>di</strong> consentirne il massimo grado <strong>di</strong> impiego e <strong>di</strong> ricondurli ad utilizzi specifi ci, i materiali<br />
riciclati da costruzione e demolizione (C&D) devono essere sottoposti a prove che ne garantiscano<br />
la compatibilità ambientale dell’uso e che ne valutino prestazioni e caratteristiche al fi ne <strong>di</strong><br />
verifi carne gli utilizzi più idonei.<br />
Nel presente documento vengono in<strong>di</strong>cate le tipologie <strong>di</strong> prodotto che si possono ottenere agli<br />
impianti, i possibili campi <strong>di</strong> impiego e le prove cui devono essere sottoposti i materiali per il loro<br />
migliore utilizzo.<br />
Per garantire un costante e ottimale standard <strong>di</strong> qualità occorre prevedere prove <strong>di</strong> caratterizzazione<br />
dei materiali almeno ogni 20.000 m 3 <strong>di</strong> materiale prodotto o, se la produzione dell’impianto è<br />
inferiore ai 2.000 m 3 /mese, almeno una volta all’anno, salvo con<strong>di</strong>zioni più restrittive dettate dalle<br />
specifi che particolari <strong>di</strong> impiego.<br />
6. 3. CAMPIONAMENTO<br />
campionamento<br />
I campioni da sottoporre alle prove devono essere rappresentativi della totalità del materiale da<br />
esaminare. La scelta del campione è quin<strong>di</strong> molto importante e, se non corretta, può alterare i<br />
risultati fi nali dei test eseguiti.<br />
Quando si ha a che fare con materiali granulari, prima <strong>di</strong> realizzare la sud<strong>di</strong>visione occorre eliminare<br />
le rimanenti aggregazioni senza creare fratture tra le singole particelle. Per effettuare ciascuna<br />
prova si deve utilizzare sempre un quantitativo inferiore rispetto a quello prelevato e preparato<br />
tramite il campione. Questo va quin<strong>di</strong> ricondotto alla quantità desiderata senza compromettere<br />
l’omogeneità e la rappresentatività.<br />
Quantità <strong>di</strong> campione secondo il <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong>:<br />
100 g per d < 11,2 mm.<br />
1.000 g per 11,2 mm < d < 22,4 mm<br />
2.500 g per d > 22,4 mm<br />
Il campionamento rappresentativo, lo stoccaggio, la lavorazione e la preparazione del campione<br />
vanno comunque eseguiti conformemente alle norme vigenti (cfr. ad es. quaderni IRSA/CNR, DIN<br />
52101). Il prelievo <strong>di</strong> campioni viene effettuato, <strong>di</strong> volta in volta, dalle frazioni dopo la vagliatura