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Ernesto Antonini e Vincenzo Donati (.pdf - 1304 Kb) - Provincia di ...

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62<br />

Direttiva tecnica 3<br />

Finestre e porte finestre 19<br />

I serramenti sono una famiglia <strong>di</strong> componenti e<strong>di</strong>lizi, classifi cabili secondo <strong>di</strong>versi criteri.<br />

Rispetto alla loro collocazione nell’e<strong>di</strong>fi cio, si sud<strong>di</strong>vidono in:<br />

serramenti esterni;<br />

serramenti interni.<br />

Rispetto alla loro posizione si sud<strong>di</strong>vidono in: orizzontali o inclinati (lucernari, fi nestre da tetto) e verticali (fi nestre, porte, ecc…).<br />

Rispetto al loro comportamento nei confronti della luce, si sud<strong>di</strong>vidono in opachi e trasparenti.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista costruttivo, sono utilizzati serramenti realizzati con <strong>di</strong>verse confi gurazioni e con l’impiego <strong>di</strong> vari materiali. Per semplicità, la<br />

classifi cazione adottata è la seguente:<br />

ante, persiane oscuranti;<br />

fi nestre e porte fi nestre;<br />

porte esterne e portoni;<br />

porte interne;<br />

lucernari, abbaini ecc….<br />

Prestazione residua<br />

Per determinare la prestazione residua devono essere valutati:<br />

Funzionalità: resistenza meccanica;<br />

Aspetto: assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti ed integrità fi lm protettivo;<br />

Geometria.<br />

Diagnosi<br />

Le fi nestre devono resistere alle sollecitazioni meccaniche (in particolare azioni fl essionali), alla chiusura brutale, alle scosse, ai colpi e alla<br />

penetrazione dei corpi, non vibrare né produrre rumori sotto l’azione degli spostamenti d’aria. Esaminare la perfetta chiusura e tenuta del serramento;<br />

l’anta deve avere un corretto appoggio su tutte le battute del telaio, in caso contrario occorre controllare le modalità <strong>di</strong> accoppiamento tra anta e telaio:<br />

esso deve risultare complanare (la battuta dell’anta deve toccare il telaio fi sso in tutta la sua lunghezza, senza forzature) ed ortogonale, non deve<br />

esistere una <strong>di</strong>fferenza d’angolatura tra le ante e tra queste ed il telaio fi sso. Guardare le cerniere e le guide e verifi care che assicurino una suffi ciente<br />

resistenza a spostamenti e/o <strong>di</strong>sallineamenti delle ante.<br />

Verifi care che il sigillante utilizzato per chiudere le fessure tra telaio fi sso ed il contorno murario sia intatto.<br />

Controllare l’integrità della pellicola protettiva nei punti <strong>di</strong> più facile usura (quelli <strong>di</strong> contatto tra anta e telaio). Lo stato della ferramenta <strong>di</strong> chiusura<br />

deve essere ben salda e non deteriorata o usurata; maniglie, serrature, catenacci non devono presentare gravi forme <strong>di</strong> ossidazione; i car<strong>di</strong>ni devono<br />

essere in buone con<strong>di</strong>zioni. Le maniglie devono garantire facilità <strong>di</strong> manovra, cioè la chiusura della fi nestra deve poter essere bloccata e sbloccata<br />

con facilità. Per le fi nestre in metallo o PVC bisogna verifi care eventuali forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione termica, <strong>di</strong> condensa sul telaio (in particolare se <strong>di</strong><br />

alluminio) dovute alla elevata conduttività dei materiali, <strong>di</strong> rammollimento legate all’esposizione solare (le situazioni più sfavorevoli si registrano con<br />

serramenti scuri) e <strong>di</strong> sbiancamento imputabile ai processi <strong>di</strong> condensazione e <strong>di</strong> evaporazione <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà nei micropori <strong>di</strong> superfi cie. Per i profi lati<br />

in PVC colorati, il sottilissimo fi lm danneggiato può comportare uno schiarimento più o meno visibile, al quale però, nella maggior parte dei casi,<br />

l’utilizzatore non attribuisce alcuna importanza. Per le fi nestre in legno controllare che non ci siano fessurazioni o deformazioni causate da variazioni<br />

igrotermiche, scolorimenti causati dal sole o dai materiali usati per la pulizia e deterioramento, come scrostamenti, delle vernici dovuto all’azione dei<br />

raggi ultravioletti o dell’acqua.<br />

Bibliografi a<br />

Enrico Mandolesi, E<strong>di</strong>lizia, UTET, Torino, 1983, pagg. 72-91.<br />

Luigi Prestinenza Pugliesi, Manuale <strong>di</strong> Qualità per la Ristrutturazione, DEI, 1994, pagg. 245-281.<br />

Manuale Tecnico, Legno e Arredamento, FNALA-CNA, Roma, 1993.<br />

Gabriele Bellingeri, La Ristrutturazione della casa unifamiliare, NIS, 1997.<br />

Atti del 1° Convegno SI-PVC al SAIEDUE 87, Aspetti prestazionali <strong>di</strong> serramenti in PVC, Bologna, 1987.<br />

OGGETTO ESIGENZA REQUISITO PRESTAZIONE METODO<br />

Finestre e porte fi nestre<br />

Funzionalità Resistenza meccanica<br />

Aspetto<br />

Geometria<br />

Assenza <strong>di</strong>fetti Vista<br />

Integrità fi lm protettivo Vista

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