Ernesto Antonini e Vincenzo Donati (.pdf - 1304 Kb) - Provincia di ...
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Direttiva tecnica 3<br />
Davanzale, soglia, gra<strong>di</strong>no in marmo o pietra naturale 17<br />
Le rocce impiegate in e<strong>di</strong>lizia ad uso ornamentale e da costruzione vengono classifi cate dalla norma UNI 8458 “Prodotti lapidei – Terminologia e<br />
classifi cazione”.<br />
E’ defi nito marmo ogni roccia cristallina, compatta e lucidabile, prevalentemente costituita da minerali <strong>di</strong> durezza me<strong>di</strong>a.<br />
L’applicazione in esterni non è sempre ottimale la presenza <strong>di</strong> variazioni <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà, temperatura, esposizione agli agenti atmosferici può avere causato<br />
danni più o meno gran<strong>di</strong>.<br />
Gli elementi decorativi in marmo sono <strong>di</strong> regola posati con malta: lo smontaggio deve essere eseguito con cura per evitare <strong>di</strong> provocare danni o rotture.<br />
Prestazione residua<br />
Per determinare la prestazione residua devono essere valutati:<br />
Funzionalità: durabilità;<br />
Aspetto: assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti ed irregolarità geometriche;<br />
Geometria: regolarità <strong>di</strong>mensionale.<br />
Diagnosi<br />
Valutare l’eventuale presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> natura meccanica nel materiale lapideo dovuti a cause <strong>di</strong> origine naturale oppure alle lavorazioni subite. La<br />
presenza <strong>di</strong> micro-fessurazioni, <strong>di</strong> <strong>di</strong>aclasi o piani <strong>di</strong> frattura, può comprometterne la resistenza e la durabilità.<br />
La presenza nell’impasto <strong>di</strong> componenti instabili può provocare variazioni <strong>di</strong> tonalità. In seguito all’esposizione agli agenti atmosferici si possono produrre<br />
macchie giallastre.<br />
Controllare la presenza <strong>di</strong> eventuali inclusioni nella struttura della roccia, che costituiscono <strong>di</strong>somogeneità che possono produrre effetti <strong>di</strong>fferenti.<br />
Inclusioni <strong>di</strong> minerali duri in impasti poco resistenti portano il materiale ad usurarsi in maniera <strong>di</strong>fferenziata. I noduli interclusi e gli elementi duri, poco<br />
sensibili all’abrasione, possono rimanere in rilievo rispetto al resto del materiale, compromettendo la planarità complessiva. Inclusioni <strong>di</strong> materiali teneri<br />
in impasti resistenti risentono maggiormente dell’abrasione e tendono a formare avvallamenti o vere e proprie cavità.<br />
Verifi care che non ci siano macchie causate dall’ossidazione <strong>di</strong> elementi metallici.<br />
Geometricamente l’elemento deve essere regolare ed uniforme, cioè non deve presentare bruschi salti <strong>di</strong> quota, <strong>di</strong>magrimenti e rigonfi amenti eccessivi,<br />
che devono essere considerati <strong>di</strong>fetti inaccettabili.<br />
Bibliografi a<br />
Andrea Boeri, Pietre naturali nelle costruzioni, Hoepli, 1996, pagg.25-74.<br />
OGGETTO ESIGENZA REQUISITO PRESTAZIONE METODO<br />
Davanzale, soglia, gra<strong>di</strong>no<br />
Funzionalità Durabilità Compattezza al tatto e resistenza all’usura Vista<br />
Aspetto Integrità superfi ciale<br />
Assenza <strong>di</strong> piani <strong>di</strong> frattura, <strong>di</strong>aclasi, micro-fessurazioni,<br />
incrostazioni e <strong>di</strong>somogeneità<br />
Vista<br />
Omogeneità cromatica Assenza <strong>di</strong> macchie Vista<br />
Geometria Regolarità <strong>di</strong>mensionale Uniformità Vista