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Ernesto Antonini e Vincenzo Donati (.pdf - 1304 Kb) - Provincia di ...

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122<br />

4.2 Adeguamento del Regolamento E<strong>di</strong>lizio<br />

Adeguamento del Regolamento E<strong>di</strong>lizio<br />

Direttiva tecnica 7<br />

Nella Tabella 1 seguente è riportato uno schema dell’elaborato progettuale <strong>di</strong> cui inserire nel<br />

Regolamento E<strong>di</strong>lizio la presentazione obbligatoria da parte del Committente delle opere<br />

e<strong>di</strong>li.<br />

A tal fine, il testo del Regolamento e<strong>di</strong>lizio comunale dovrà essere<br />

PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI<br />

Le modalità <strong>di</strong> gestione dei residui derivanti<br />

dalla attività del cantiere devono essere<br />

previste fi n dalla progettazione dell’opera,<br />

pre<strong>di</strong>sponendo un Piano <strong>di</strong> gestione dei<br />

rifi uti costituito da un apposito capitolo nella<br />

relazione tecnica e uno specifi co elaborato<br />

progettuale in cui siano specifi cati:<br />

- gli interventi <strong>di</strong> bonifi ca eventualmente<br />

necessari (art. 17 del D.Lgs. n. 22/97 e DM<br />

471/99).<br />

- le modalità <strong>di</strong> demolizione da adottare,<br />

nel caso l’intervento preveda opere <strong>di</strong><br />

demolizione<br />

- la lista dei rifi uti che si prevede <strong>di</strong> produrre,<br />

<strong>di</strong>stinti nelle principali tipologie: terre e<br />

rocce <strong>di</strong> scavo, componenti riusabili e rifi uti,<br />

separati almeno fra rifi uti pericolosi e non;<br />

- la localizzazione, all’interno del cantiere,<br />

delle zone destinate al deposito temporaneo<br />

<strong>di</strong> ciascuna tipologia <strong>di</strong> rifi uti che si prevede<br />

<strong>di</strong> produrre durante l’intervento.<br />

7. 5. REGOLAMENTO RIFIUTI<br />

mo<strong>di</strong>fi cato in modo da prevedere:<br />

• l’obbligo a carico dei privati che avviano un’attività e<strong>di</strong>lizia<br />

(richiedenti una concessione e<strong>di</strong>lizia o presentatori <strong>di</strong> D.I.A.) <strong>di</strong><br />

pre<strong>di</strong>sporre e presentare contestualmente il piano <strong>di</strong> gestione<br />

dei residui secondo le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui alla Tabella 1 seguente;<br />

• l’in<strong>di</strong>cazione esplicita che la mancata osservanza <strong>di</strong> tale obbligo<br />

giustifica il <strong>di</strong>niego <strong>di</strong> rilascio della concessione e<strong>di</strong>lizia;<br />

• la procedura per la sospensione della procedura <strong>di</strong> D.I.A. al<br />

presentatore che non abbia ottemperato all’obbligo <strong>di</strong> deposito<br />

contestuale del Piano <strong>di</strong> gestione dei residui;<br />

• le eventuali riduzioni degli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione nei casi <strong>di</strong><br />

cantieri e<strong>di</strong>li in cui si effettua la raccolta <strong>di</strong>fferenziata dei rifi uti<br />

inerti e/o degli altri rifiuti provenienti da attività <strong>di</strong> demolizione<br />

e costruzione secondo le modalità previste dall’Accordo <strong>di</strong><br />

Programma e dalle Direttive<br />

tecniche, precisando altresì la<br />

misura e le con<strong>di</strong>zioni con cui<br />

il privato potrà avvalersi <strong>di</strong> tali<br />

agevolazioni, in aggiunta ovvero<br />

in alternativa a quelle previste dal<br />

Regolamento dei rifi uti e/o dal<br />

“Regolamento per l’occupazione<br />

<strong>di</strong> suolo e <strong>di</strong> aree pubbliche”, <strong>di</strong> cui<br />

ai successivi paragrafi .<br />

GLI INTERVENTI DI<br />

BONIFICA<br />

La bonifi ca dell’area su cui<br />

si prevede <strong>di</strong> intervenire è<br />

necessaria quando ci si trova<br />

in presenza <strong>di</strong> inquinamento<br />

del suolo, quando cioè sono<br />

superate le concentrazioni<br />

limite previste dalla Tab A del<br />

DM 471/99.<br />

REGOLAMENTO RIFIUTI<br />

Sulla base <strong>di</strong> quanto previsto nell’Accordo <strong>di</strong> Programma, i Comuni sottoscrittori si impegnano a<br />

prevedere, nei propri regolamenti dei rifiuti urbani, la possibilità del conferimento dei<br />

rifiuti inerti domestici, derivanti dal fai da te, alle stazioni ecologiche comunali, fornendo<br />

ai citta<strong>di</strong>ni, a tal fi ne, l’informazione necessaria;<br />

attuare le azioni utili per favorire il conferimento <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>che quantità <strong>di</strong> rifi uti in<br />

cemento-amianto (rifiuti domestici) derivanti dal “fai da te”, ad appositi centri <strong>di</strong> raccolta<br />

convenzionati coi Comuni stessi e/o alle stazioni ecologiche comunali allo scopo<br />

attrezzate, fornendo ai citta<strong>di</strong>ni le informazioni necessarie;<br />

adottare effi caci misure <strong>di</strong> controllo degli abbandoni abusivi e dei depositi incontrollati<br />

<strong>di</strong> rifiuti e dei depositi temporanei;<br />

consentire che presso i cantieri <strong>di</strong> c&d venga realizzato il deposito temporaneo dei rifi uti<br />

<strong>di</strong> c&d, per la durata massima <strong>di</strong> 1 anno, subor<strong>di</strong>nato a specifi che con<strong>di</strong>zioni;<br />

provvedere alla tempestiva rimozione dei rifi uti da c&d abbandonati.

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