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Ernesto Antonini e Vincenzo Donati (.pdf - 1304 Kb) - Provincia di ...

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Localizzazione 3.2. Localizzazione e <strong>di</strong>ffusione e <strong>di</strong>ffusione degli impianti<br />

degli impianti<br />

Direttiva tecnica 4<br />

I siti dove saranno collocati i depositi temporanei collettivi dovranno essere autorizzati ai sensi <strong>di</strong><br />

legge, e saranno <strong>di</strong> preferenza localizzati in modo da assicurare un facile accesso ed una omogenea<br />

<strong>di</strong>stribuzione sul territorio provinciale.<br />

Le localizzazioni più idonee dovranno essere in<strong>di</strong>viduate per quanto possibile:<br />

all’interno <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> recupero e/o stoccaggio (R5 - R13) esistenti che abbiano la <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> aree ed attrezzature necessarie;<br />

in posizioni che risultino prossime e facilmente accessibili rispetto alle attività produttive<br />

interessate all’iniziativa;<br />

nell’ambito o in prossimità <strong>di</strong> centri <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti e<strong>di</strong>li;<br />

nei siti <strong>di</strong> cave <strong>di</strong>smesse e/o <strong>di</strong> cave in fase <strong>di</strong> esaurimento nell’ambito <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti industrialiartigianali<br />

<strong>di</strong>smessi.<br />

Potranno essere in<strong>di</strong>viduate anche aree non comprese nelle tipologie sopra in<strong>di</strong>cate, la cui idoneità<br />

sarà valutata in sede <strong>di</strong> autorizzazione e/o iscrizione.<br />

Saranno in ogni caso da evitare le localizzazioni in prossimità <strong>di</strong> aree densamente abitate e zone <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ffi cile accessibilità.<br />

Attivazione 3.3 del Documentazione deposito temporaneo necessaria per collettivo<br />

attivare un impianto <strong>di</strong> deposito collettivo<br />

MODALITÀ DI REGISTRAZIONE<br />

DEI CONFERIMENTI<br />

Il titolare del deposito temporaneo<br />

collettivo ha l’obbligo <strong>di</strong> registrare<br />

i singoli conferimenti e <strong>di</strong> rilasciare<br />

al conferente un’attestazione<br />

in<strong>di</strong>cante: data, tipologia e quantità<br />

(ved. modulo allegato).<br />

La registrazione dei rifi uti conferiti<br />

nel registro <strong>di</strong> carico e scarico<br />

potrà avvenire imme<strong>di</strong>atamente e<br />

singolarmente, oppure con un’unica<br />

registrazione complessiva a fi ne<br />

giornata.<br />

In questo ultimo caso, nel registro <strong>di</strong><br />

carico e scarico verrà in<strong>di</strong>cato come<br />

soggetto conferente “Accordo <strong>di</strong><br />

Programma <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Bologna”,<br />

annotando gli estremi della ricevuta<br />

delle relative attestazioni <strong>di</strong><br />

conferimento (CF 300000000007).<br />

Al fi ne <strong>di</strong> attivare un deposito temporaneo collettivo <strong>di</strong> rifi uti speciali provenienti da<br />

attività <strong>di</strong> costruzione e demolizione è necessario:<br />

che l’impianto sia dotato degli standard minimi richiesti;<br />

che il consorzio che intende attivare il deposito ne <strong>di</strong>a comunicazione, ai sensi<br />

dell’art. 33 del D. Lgs n. 22/97, all’Amministrazione provinciale <strong>di</strong> Bologna, per il<br />

tramite dello sportello unico del Comune in cui il deposito avrà sede.<br />

nel caso che il deposito temporaneo collettivo venga attivato presso un impianto<br />

<strong>di</strong> recupero già autorizzato, che sia presentata una specifi ca integrazione<br />

all’autorizzazione da cui si evinca che l’attività <strong>di</strong> deposito temporaneo collettivo è<br />

compatibile con l’attività in essere;<br />

che, oltre alla apposita modulistica pre<strong>di</strong>sposta dall’Amministrazione provinciale<br />

<strong>di</strong> Bologna, insieme alla comunicazione venga trasmessa la seguente<br />

documentazione:<br />

atto <strong>di</strong> adesione all’Accordo <strong>di</strong> Programma;<br />

statuto del consorzio dal quale si evinca in maniera chiara ed inequivocabile<br />

che tra le attività del consorzio vi è quella della gestione collettiva del deposito<br />

temporaneo;<br />

L’Amministrazione provinciale può verifi care l’effettiva rispondenza dell’impianto ai<br />

requisiti soprain<strong>di</strong>cati.<br />

L’attività potrà essere avviata una volta ottenuta l’autorizzazione.<br />

Attrezzature, impiantistica e macchinari: standard minimi<br />

Premesso che in ogni caso i depositi temporanei collettivi devono essere specifi catamente<br />

autorizzati, nelle seguenti tabelle sono riportati gli standard minimi richiesti ed in particolare:<br />

nella tab. 5.1 sono riportate in<strong>di</strong>cazioni circa le caratteristiche generali dei depositi;

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