Ernesto Antonini e Vincenzo Donati (.pdf - 1304 Kb) - Provincia di ...
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L’Accordo <strong>di</strong> Programma<br />
21<br />
ll funzionamento e gli Organismi dell’Accordo<br />
La gestione dell’Accordo <strong>di</strong> Programma è demandata:<br />
all’Assemblea dei Sottoscrittori, che si riunisce almeno una volta all’anno;<br />
al Presidente dell’Accordo, eletto a maggioranza dall’Assemblea e alla Segreteria organizzativa.<br />
Il Presidente ha la responsabilità della conservazione e dell’aggiornamento dell’elenco degli<br />
Aderenti.<br />
Il Presidente e la Segreteria Organizzativa sono incaricati della verifi ca e del monitoraggio della<br />
corretta applicazione dell’Accordo: per esercitare questo compito, sono affi ancati da un Comitato<br />
Tecnico i cui Membri sono designati dai Sottoscrittori, secondo criteri stabiliti dall’Accordo.<br />
Il Comitato Tecnico è incaricato <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre e successivamente <strong>di</strong> aggiornare le procedure, le<br />
linee guida e le istruzioni destinate a dare concreta attuazione agli obiettivi dell’accordo.<br />
Per dare contenuto operativo agli Obiettivi fi ssati dall’Accordo, i Sottoscrittori hanno in<strong>di</strong>viduato<br />
una serie <strong>di</strong> misure ed azioni, che sono parte integrante degli impegni assunti e defi niscono le<br />
modalità attuative dell’Accordo:<br />
la demolizione selettiva degli e<strong>di</strong>fi ci ed ogni altra misura utile a produrre frazioni <strong>di</strong> residui<br />
il più possibile omogenee per composizione, con particolare riguardo alla separazione <strong>di</strong><br />
rifi uti pericolosi;<br />
l’adozione, in sede <strong>di</strong> progettazione, commissione ed esecuzione delle opere, <strong>di</strong> tecniche<br />
costruttive che limitano il ricorso alle materie vergini e privilegiano l’utilizzo <strong>di</strong> materiali che<br />
non producono rifi uti pericolosi alla fi ne del loro ciclo <strong>di</strong> vita;<br />
le iniziative utili ad aumentare la quota <strong>di</strong> rifi uti conferiti ad idonei centri <strong>di</strong> trattamento<br />
e riciclaggio, tramite la creazione <strong>di</strong> reti effi cienti e <strong>di</strong>ffuse <strong>di</strong> centri <strong>di</strong> raccolta a servizio<br />
delle imprese e tramite la razionalizzazione ed il potenziamento della rete degli impianti<br />
<strong>di</strong> trattamento attivi, concepiti e gestiti in modo da minimizzarne l’impatto ambientale e<br />
opportunamente e razionalmente <strong>di</strong>slocati sul territorio;<br />
la selezione e avvio a riutilizzo dei residui che, senza pregiu<strong>di</strong>zio per l’ambiente e nel rispetto<br />
delle norme vigenti, possano essere utilmente re-impiegati quali materiali e componenti <strong>di</strong><br />
nuovi processi <strong>di</strong> costruzione;<br />
la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> modalità operative più effi caci per migliorare la gestione dei depositi<br />
<strong>di</strong> rifi uti a servizio dei cantieri e delle imprese, nel rispetto della normativa vigente<br />
le iniziative utili a garantire che la massima quantità possibile <strong>di</strong> materiali riciclati prodotti dal<br />
trattamento dei rifi uti e destinati all’utilizzo nelle attività del settore costruzioni presentino<br />
caratteristiche e livelli <strong>di</strong> prestazione, attestati e documentati, simili a quelli della materia<br />
prima vergine che possono sostituire;<br />
l’adozione <strong>di</strong> prescrizioni tecniche, voci <strong>di</strong> capitolato e prescrizioni contrattuali che<br />
prevedano l’uso <strong>di</strong> materiali riciclati in sostituzione degli inerti naturali da costruzione, per<br />
tutti gli impieghi a cui questi ultimi si <strong>di</strong>mostrino idonei;<br />
controlli mirati a contrastare la non corretta gestione dei rifi uti c&d e l’impiego <strong>di</strong> rifi uti “tal<br />
quali” utilizzati impropriamente quali materiali da costruzione;<br />
iniziative <strong>di</strong> ricerca, sperimentazione, documentazione e formazione, fi nalizzate in particolare<br />
alla riduzione delle quantità dei rifi uti da costruzione e demolizione ed alla massimizzazione<br />
del loro riciclaggio;<br />
Le Azioni