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Reprocessing degli endoscopi. Indicazioni operative - ANMDO

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<strong>Reprocessing</strong> <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong>. <strong>Indicazioni</strong> <strong>operative</strong><br />

A tale proposito l’articolo 3 del DLgs 626/1994, nell’ambito delle misure generali di tutela,<br />

sottolinea che:<br />

d) la prevenzione e sicurezza si attuano programmando gli interventi, mirando ad<br />

un complesso che integra in modo coerente nella prevenzione le condizioni<br />

tecniche produttive ed organizzative dell’azienda nonché l’influenza dei fattori<br />

dell’ambiente di lavoro<br />

h) limitare al minimo il numero dei lavoratori che sono, o che possono essere<br />

esposti al rischio<br />

l) il controllo sanitario dei lavoratori in funzione dei rischi specifici<br />

s) l’informazione, la formazione, la consultazione e partecipazione dei lavoratori<br />

sulle questioni riguardanti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro.<br />

La normativa in igiene e sicurezza del lavoro definisce perciò delle precise responsabilità<br />

in carico a tutti soggetti che operano in un’organizzazione: in particolare per i dirigenti<br />

e preposti è riservato un ruolo di vigilanza e controllo sugli adempimenti previsti dalla<br />

normativa, quali l’uso dei dispositivi di protezione, i comportamenti corretti, l’applicazione<br />

di procedure di sicurezza specifiche, ecc. D’altro canto, anche il lavoratore ha precisi<br />

obblighi previsti dalla normativa, fra i quali: mantenere un comportamento che non sia<br />

pericoloso per sé e per gli altri, lavorare secondo le istruzioni che gli sono state impartite,<br />

non manomettere i dispostivi di protezione individuale, ecc.<br />

Il dirigente d’Azienda che si sofferma sui punti sopra citati dovrebbe essere stimolato<br />

ad individuare il ruolo cruciale che ha nel garantire la sicurezza negli ambiti di lavoro<br />

che competono alla sua responsabilità e nel cercare di svilupparla come uno <strong>degli</strong> aspetti<br />

che concorrono a una buona gestione del sistema.<br />

La prima riflessione è che nell’organizzazione aziendale la prevenzione e la sicurezza<br />

dovrebbero essere uno dei temi centrali intorno al quale far ruotare la vita dell’azienda,<br />

nello sforzo di individuare le procedure in grado di condizionare sia le condotte dei singoli<br />

sia i criteri rispetto le scelte. Pertanto il dirigente ha un ruolo fondamentale di leadership<br />

e di promotore della sicurezza, sviluppando e modificando l’approccio al problema della<br />

sicurezza in Azienda, che non deve più essere approssimativo, episodico oppure dettato<br />

dalle emergenze, ma impostato seguendo dei percorsi di miglioramento continuo negli<br />

ambienti di lavoro. In sostanza, è necessario fare nascere e sviluppare una cultura della<br />

sicurezza nei confronti sia del paziente che dell’operatore sanitario in tutte le attività<br />

assistenziali.<br />

Da tutto questo si evince che la figura del dirigente è un ponte della sicurezza nei<br />

processi aziendali, perché ha un insieme di conoscenze preziose e continuamente<br />

aggiornate sui luoghi di lavoro e sui professionisti che qui svolgono la loro attività.<br />

Il dirigente che crede nella gestione della sicurezza riesce a trasmettere questa sua<br />

attenzione alle altre persone che ruotano attorno a lui (coordinatori, professionisti,<br />

tecnici), quasi a creare un collante con una grande forza nel sostenere le modalità<br />

<strong>operative</strong> sicure e una comunicazione efficace dei problemi che insorgono.<br />

Dossier 133<br />

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