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Reprocessing degli endoscopi. Indicazioni operative - ANMDO

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<strong>Reprocessing</strong> <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong>. <strong>Indicazioni</strong> <strong>operative</strong><br />

3.3. Il reprocessing <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong><br />

Obiettivo del reprocessing è assicurare l’idoneo trattamento di detersione, disinfezione<br />

ad alto livello e/o sterilizzazione <strong>degli</strong> strumenti <strong>endoscopi</strong>ci e <strong>degli</strong> accessori, in modo<br />

da garantire una prestazione sicura per quanto riguarda il rischio infettivo per l’utente<br />

e per l’operatore sanitario.<br />

Classificazione <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong><br />

Gli <strong>endoscopi</strong> sono dispositivi medici che vengono introdotti nel corpo umano attraverso<br />

accessi naturali o meno, per esami diagnostici e/o interventi terapeutici.<br />

La Direttiva CEE 93/42 sui dispositivi medici li definisce<br />

una parte applicata delle apparecchiature elettromedicali introdotta in un paziente<br />

per fornire una visione o immagine interna per l’esame, la diagnosi e/o terapia.<br />

A seconda della loro struttura, gli <strong>endoscopi</strong> si suddividono in rigidi e flessibili (per la loro<br />

descrizione si veda il Paragrafo 2.5).<br />

Secondo la classificazione di Spaulding (vedi Glossario), gli <strong>endoscopi</strong> ad uso digestivo<br />

e broncoscopia sono considerati articoli semicritici, e come tali richiedono un alto grado<br />

di disinfezione, generalmente effettuata con disinfettanti chimici.<br />

Per avere una garanzia di risultato, vanno considerati tutti i fattori che influenzano<br />

le procedure di abbattimento della carica batterica, a partire dall’adeguata pulizia<br />

preliminare dell’<strong>endoscopi</strong>o. Una buona pulizia ha infatti il potere di abbattere del 90%<br />

la presenza della carica microbica presente; se invece la pulizia e la detersione vengono<br />

effettuate in modo inadeguato, compromettono il risultato dell’intero percorso del<br />

reprocessing, compresa la fase di disinfezione.<br />

La classificazione nazionale dei dispositivi medici (CND, ed. ottobre 2004) riporta<br />

alla categoria dei dispositivi medici gli <strong>endoscopi</strong> gli accessori per l’<strong>endoscopi</strong>a digestiva<br />

e broncopolmonare. Il dispositivo medico è<br />

qualunque strumento, apparecchio, apparecchiatura, sostanza o altro articolo<br />

usato da solo o in combinazione, compresi gli accessori e i software che<br />

intervengono nel buon funzionamento dello stesso, destinato dal fabbricante<br />

ad essere impiegato sull’uomo ai fini di diagnosi prevenzione, controllo,<br />

trattamento o attenuazione di malattie o lesioni ovvero ai fini di studio, sostituzione<br />

o modifica dell’anatomia oppure di un processo fisiologico (da DLgs 24 febbraio<br />

1997, n. 46 “Attuazione della direttiva 93/42/CEE, concernente i dispositivi<br />

medici”).<br />

L’accessorio è<br />

un prodotto che, pur non essendo un dispositivo, è destinato in modo specifico dal<br />

fabbricante ad essere utilizzato con un dispositivo per consentirne l’utilizzazione<br />

prevista dal fabbricante stesso (da DLgs 24 febbraio 1997, n. 46 “Attuazione della<br />

direttiva 93/42/CEE, concernente i dispositivi medici”).<br />

Dossier 133<br />

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