Reprocessing degli endoscopi. Indicazioni operative - ANMDO
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<strong>Reprocessing</strong> <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong>. <strong>Indicazioni</strong> <strong>operative</strong><br />
A distanza di un anno dall’applicazione delle raccomandazioni regionali, gli auditor<br />
potranno effettuare le verifiche utilizzando:<br />
• una check list predisposta dal gruppo regionale per indagare il grado di applicazione;<br />
• gli indicatori predisposti dal gruppo regionale per la valutazione del processo e dei<br />
risultati.<br />
Si consiglia pertanto ai responsabili delle Unità <strong>operative</strong> e a coloro che governano<br />
le risorse umane di promuovere interventi finalizzati ad addestrare il personale per<br />
contribuire a garantire prestazioni sicure.<br />
Identificazione del problema<br />
Negli ultimi anni, le procedure <strong>endoscopi</strong>che hanno registrato un progressivo incremento<br />
in termini di complessità e numero, con l’inserimento delle tecniche <strong>endoscopi</strong>che<br />
in nuovi settori quali la chirurgia e in varie branche specialistiche.<br />
Alla continua evoluzione e sofisticazione tecnologica <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong> e accessori e al loro<br />
riutilizzo, è potenzialmente legato il problema della sicurezza per il paziente. Tali rischi<br />
si focalizzano principalmente sulla possibilità di trasmettere malattie infettive, da paziente<br />
a paziente e fra pazienti e operatori sanitari.<br />
Tra le infezioni trasmesse tramite la procedura <strong>endoscopi</strong>ca, le predominanti sono<br />
di origine esogena, dovute a inadeguata pulizia e disinfezione <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong> flessibili<br />
e/o inadeguata gestione delle lava-disinfetta<strong>endoscopi</strong>. È riconosciuto che il processo<br />
di pulizia e disinfezione <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong> riveste un ruolo determinante nella prevenzione<br />
e controllo delle infezioni trasmesse attraverso le procedure di <strong>endoscopi</strong>a; è quindi<br />
indispensabile che gli infermieri e gli operatori responsabili del reprocessing siano formati<br />
e aggiornati periodicamente sulle modalità di decontaminazione, detersione e<br />
disinfezione, essendo queste considerate misure di controllo di dimostrata efficacia ai fini<br />
della prevenzione delle infezioni.<br />
Il bisogno educativo<br />
Dall’analisi della letteratura e dalle informazioni raccolte dai professionisti che lavorano<br />
nei Servizi di <strong>endoscopi</strong>a dell’Emilia-Romagna si evidenzia la necessità di:<br />
• rafforzare le conoscenze sul rischio di trasmissione delle infezioni all’utente attraverso<br />
l’utilizzo di attrezzature <strong>endoscopi</strong>che;<br />
• migliorare le conoscenze sulle modalità di decontaminazione, detersione e<br />
disinfezione <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong> (reprocessing) considerate attualmente efficaci<br />
dall’evidenza scientifica;<br />
• promuovere l’uso di strumenti didattici di supporto per la formazione continua<br />
in <strong>endoscopi</strong>a (procedure, poster, video);<br />
• addestrare sul campo gli operatori responsabili del reprocessing <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong><br />
al fine di garantire la sicurezza per l’utente.<br />
Dossier 133<br />
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