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Reprocessing degli endoscopi. Indicazioni operative - ANMDO

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<strong>Reprocessing</strong> <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong>. <strong>Indicazioni</strong> <strong>operative</strong><br />

Programma formativo per la protezione e la sicurezza<br />

<strong>degli</strong> operatori sanitari dei Servizi di <strong>endoscopi</strong>a<br />

Che cosa prevede la normativa<br />

Il DLgs 626/1994 ribadisce l’assoluta centralità che l’azione educativa ha nella tutela della<br />

salute dei lavoratori; al Capo VI art. 21 impone che il datore di lavoro provveda affinché<br />

ciascun lavoratore riceva un’adeguata informazione sui rischi per la sicurezza e la salute<br />

relativi all’attività svolta, le misure e le attività di protezione e prevenzione adottate,<br />

i rischi specifici al quale è esposto, i pericoli connessi alle sostanze utilizzate e anche<br />

le varie procedure di sicurezza. Il decreto rafforza il ruolo della formazione, dichiarando<br />

nell’art. 22 che l’attività di formazione deve essere assicurata a ciascun lavoratore<br />

in materia di sicurezza e protezione, in riferimento all’attività professionale svolta in<br />

Azienda.<br />

Quando e chi deve provvedere alla formazione<br />

La formazione deve essere svolta all’assunzione in occasione dell’inserimento nel Servizio<br />

di <strong>endoscopi</strong>a, oppure quando avvengono dei cambiamenti nel contesto lavorativo per<br />

esempio l’introduzione di nuove attrezzature di lavoro o nuove tecnologie (strumenti<br />

<strong>endoscopi</strong>ci, lava<strong>endoscopi</strong>, modalità di smaltimento dei rifiuti, ecc.), oppure di sostanze<br />

o preparati pericolosi (disinfettanti, ecc), o di attuazione o modifica delle procedure<br />

di sicurezza, e comunque deve essere ripetuta in relazione all’evoluzione e all’insorgenza<br />

di nuovi rischi.<br />

Il Servizio di prevenzione e protezione deve provvedere a definire i programmi di<br />

formazione aziendale dei lavoratori (art. 9), coinvolgendo nella progettazione il medico<br />

competente, i dirigenti, i preposti, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.<br />

La metodologia per progettare la formazione<br />

La metodologia per progettare un intervento formativo deve essere affiancata da due<br />

elementi principali quali la flessibilità e la reale volontà di cambiare da parte<br />

dell’organizzazione (il ruolo dei dirigenti).<br />

La flessibilità facilita il processo formativo nel rispondere più efficacemente ai<br />

cambiamenti che avvengono nel contesto lavorativo, mentre la creazione da parte<br />

dell’organizzazione di un terreno fertile al cambiamento e alle modifiche dei<br />

comportamenti determina il successo della metodologia. Gli aspetti da considerare<br />

per l’evento formativo rivolto a tutelare la salute dei lavoratori sono lo specifico target<br />

di adulti, l’influenza dei cambiamenti lavorativi, il miglioramento delle conoscenze e delle<br />

abilità pratiche (modificare comportamento e atteggiamenti) e la valutazione dell’effettiva<br />

modifica dei comportamenti.<br />

Dossier 133<br />

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