Reprocessing degli endoscopi. Indicazioni operative - ANMDO
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<strong>Reprocessing</strong> <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong>. <strong>Indicazioni</strong> <strong>operative</strong><br />
• La fase dell’asciugatura finale riduce significativamente la possibilità<br />
di ricontaminazione <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong> da parte di microrganismi che si<br />
moltiplicano in ambiente umido. (Cat. IA)<br />
Fase 10. Stoccaggio<br />
Endoscopi<br />
• Dopo una corretta disinfezione e asciugatura, se il dispositivo non viene<br />
riutilizzato subito, si consiglia di riporlo in appositi armadi areati che<br />
consentono lo stoccaggio verticale per proteggerlo dalla polvere, da possibili<br />
contaminazioni e dalle alte temperature. (Cat. IA)<br />
• L’armadio deve essere costruito in materiale che ne permetta le operazioni<br />
di pulizia e disinfezione. ()<br />
• Gli strumenti vanno riposti evitando il contatto diretto fra gli <strong>endoscopi</strong>,<br />
senza valvole o tappi come consigliato nelle istruzioni riportate dal<br />
costruttore. ()<br />
• I pistoncini vanno riposti in un contenitore al riparo dalla polvere e da<br />
eventuali contaminazioni, e lubrificati prima del loro utilizzo. (Cat. II)<br />
• È sconsigliato lo stoccaggio <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong> all’interno di valigette per<br />
le difficoltà legate al mantenimento di un livello igienico adeguato e per il<br />
rischio di contaminazione delle stesse. (Cat. II)<br />
Fase 11. Tracciabilità<br />
• La procedura di tracciabilità permette di ricostruire tutte le fasi del<br />
reprocessing dell’<strong>endoscopi</strong>o al fine di assicurare la qualità della<br />
prestazione, e rappresenta uno strumento utile per definire le responsabilità<br />
<strong>degli</strong> operatori. Alcune apparecchiature (lava-disinfetta<strong>endoscopi</strong>) emettono<br />
un ticket a ogni ciclo di disinfezione che attesta il buon esito dell’avvenuto<br />
ciclo e questi devono essere archiviati per un tempo minimo di tre anni.<br />
(Cat. II)<br />
Trasporto <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong><br />
Il trasporto dell’<strong>endoscopi</strong>o e <strong>degli</strong> accessori viene considerato nei seguenti casi:<br />
• per l’invio dell’<strong>endoscopi</strong>o nella sala di lavaggio e disinfezione dopo l’uso;<br />
• per l’invio dell’<strong>endoscopi</strong>o in sala operatoria o altra sede operativa diversa dalla sede<br />
di uso routinario.<br />
Nel primo caso la procedura di trasporto deve prevenire la contaminazione ambientale e<br />
<strong>degli</strong> operatori sanitari dovuta all’<strong>endoscopi</strong>o contaminato da liquidi biologici; nel secondo<br />
caso deve evitare il rischio di contaminazione dell’<strong>endoscopi</strong>o prima dell’esecuzione della<br />
procedura <strong>endoscopi</strong>ca e di contaminazione ambientale dopo l’uso.<br />
I contenitori per il trasporto (vassoi, contenitori, ecc.) devono essere possibilmente dotati<br />
di un coperchio, di materiale e dimensioni tali da facilitare la pulizia e la disinfezione<br />
del contenitore, oltre alla tutela dello strumento durante il trasporto.<br />
Dossier 133<br />
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