Reprocessing degli endoscopi. Indicazioni operative - ANMDO
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<strong>Reprocessing</strong> <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong>. <strong>Indicazioni</strong> <strong>operative</strong><br />
2.4. Requisiti minimi dei locali adibiti ad attività<br />
<strong>endoscopi</strong>ca<br />
La Regione Emilia-Romagna ha avviato nell’ambito dei processi di autorizzazione e<br />
accreditamento un percorso di qualificazione dei soggetti erogatori. I requisiti individuati<br />
per l’esercizio delle attività sanitaria rappresentano una rigorosa soglia di garanzie della<br />
qualità tecnica delle prestazioni a tutela del cittadino.<br />
Per gli ambulatori di <strong>endoscopi</strong>a digestiva e respiratoria, a tutt’oggi sono disponibili<br />
le indicazioni per l’autorizzazione (DGR n. 327 del 23 febbraio 2004 “Applicazione della<br />
LR 34/1998 in materia di autorizzazione e di accreditamento istituzionale delle strutture<br />
sanitarie e dei professionisti alla luce dell’evoluzione del quadro normativo nazionale”).<br />
I locali adibiti ad attività <strong>endoscopi</strong>ca devono rispondere ai requisiti strutturali<br />
e tecnologici dell’ambulatorio medico e a quelli dell’ambulatorio di <strong>endoscopi</strong>a.<br />
L’ambulatorio medico è riservato all’espletamento di attività di natura clinica, escluse<br />
le altre procedure invasive (elencate nell’Allegato n. 2 della DGR 559/2000) ma incluse le<br />
procedure iniettive, la biopsia, l’agoaspirato.<br />
L’ambulatorio di <strong>endoscopi</strong>a è dedicato all’espletamento di attività di natura <strong>endoscopi</strong>ca,<br />
da effettuarsi in anestesia locale e/o loco-regionale (blocchi periferici). La Tabella 1<br />
riporta i requisiti per l’autorizzazione dell’ambulatorio medico e dell’ambulatorio<br />
<strong>endoscopi</strong>co.<br />
A tali requisiti già previsti, dovranno essere aggiunti i requisiti ulteriori per<br />
l’accreditamento, e fra questi gli aspetti utili a favorire la qualità del reprocessing<br />
<strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong>, ad esempio le procedure di decontaminazione, pulizia e disinfezione<br />
per evitare l’incrocio tra i dispositivi medici da trattare e quelli già trattati. Tali aspetti,<br />
che comportano anche qualche aggiustamento strutturale (lavelli idonei, aria e acqua<br />
compressa), faranno dunque parte integrante di quegli ulteriori requisiti, oggetto del<br />
processo di accreditamento che sarà quanto prima perfezionato anche dal punto di vista<br />
formale.<br />
Dossier 133<br />
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