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Reprocessing degli endoscopi. Indicazioni operative - ANMDO

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<strong>Reprocessing</strong> <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong>. <strong>Indicazioni</strong> <strong>operative</strong><br />

sanitario per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea,<br />

nel rispetto reciproco delle specifiche competenze professionali (art. 1, Legge<br />

42/1999).<br />

Ad esempio, nella professione infermieristica, il livello di autonomia (il cosiddetto profilo)<br />

è previsto dall’articolo 1 del DM 14 settembre 1994, n. 739, nel quale si stabilisce<br />

che l’infermiere è responsabile dell’assistenza generale infermieristica. L’attività di<br />

collaborazione col medico è contemplata dal terzo comma, punto a) dello stesso articolo,<br />

laddove si specifica che l’infermiere partecipa all’identificazione dei bisogni di salute della<br />

persona e della collettività e al punto d), nel quale si afferma che l’infermiere garantisce<br />

la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche poste in essere<br />

dal medico. Al punto e), infine, è detto che l’infermiere agisce sia individualmente<br />

sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali.<br />

Con il nuovo orientamento normativo delle professioni sanitarie non mediche,<br />

la riflessione sulla responsabilità ha rimarcato due aspetti della stessa: uno positivo,<br />

integrato da una maggiore autonomia e impegno professionale derivanti da una migliore<br />

qualificazione del ruolo e da un aumento delle competenze, e uno negativo, dato dalla<br />

responsabilità intesa come ricaduta in termini di sanzioni in ambito penale, civile,<br />

disciplinare.<br />

Per quanto riguarda le varie forme di responsabilità, si precisa che esse possono tutte<br />

o in parte coesistere.<br />

La responsabilità penale è sempre personale 1 , riguarda il professionista e generalmente,<br />

almeno per quanto attiene alla responsabilità professionale sanitaria, si integra<br />

in presenza di delitti colposi (lesioni personali colpose 2 od omicidio colposo 3 nei casi<br />

di morte del/la paziente).<br />

L’elemento psicologico della colpa (o contro l’intenzione), si integra quando l’evento di<br />

danno non è voluto dal soggetto agente, ma era prevedibile e quindi evitabile e si verifica<br />

per l’avere questi agito con negligenza, imprudenza, imperizia, ovvero per l’inosservanza<br />

1<br />

2<br />

L’art. 27 della Costituzione recita<br />

La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla<br />

condanna definitiva. [omissis].<br />

Art 590 del Codice penale, “Lesioni personali colpose”:<br />

Chiunque cagiona ad altri, per colpa, una lesione personale è punito con la reclusione fino<br />

a tre mesi o con la multa fino a … Se la lesione è grave la pena è della reclusione da uno<br />

a sei mesi o della multa da …; se è gravissima, della reclusione da tre mesi a due anni<br />

o della multa da … Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo nei casi previsti<br />

nel primo e secondo capoverso [lesioni gravi e gravissime, ndr], limitatamente ai fatti<br />

commessi con violazione delle norme per la prevenzione <strong>degli</strong> infortuni sul lavoro o relative<br />

all’igiene del lavoro o che abbiano determinato una malattia professionale.<br />

3 Art. 589 del Codice penale, “Omicidio colposo”:<br />

Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi<br />

a cinque anni. (Procedibilità: d’ufficio).<br />

Dossier 133<br />

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