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Reprocessing degli endoscopi. Indicazioni operative - ANMDO

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<strong>Reprocessing</strong> <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong>. <strong>Indicazioni</strong> <strong>operative</strong><br />

Igiene delle mani e precauzioni standard<br />

Le buone pratiche di igiene applicate all’ambiente e alle attrezzature devono essere<br />

associate all’igiene delle mani <strong>degli</strong> operatori e all’adozione di precauzioni standard per<br />

ridurre il rischio di trasmissione crociata di microrganismi, secondo quanto raccomandato<br />

dai CDC.<br />

L’igiene delle mani è una pratica semplice e molto efficace per controllare il rischio<br />

di infezione crociata. In base ai livelli di rischio infettivo basso, intermedio, alto, l’igiene<br />

delle mani ha obiettivi e procedure diverse.<br />

Si riportano come esempio alcune situazioni per livello di rischio; rischio basso (all’inizio<br />

e al termine del turno di lavoro, attività alberghiere, cure che prevedono il contatto con la<br />

cute sana e integra, ecc.); rischio intermedio (al termine del contatto con un paziente<br />

in isolamento settico, prima di realizzare un azione invasiva: catetere vescicale, catetere<br />

venoso periferico, ecc.); rischio alto (prima di un’azione/atto chirurgico, prima di<br />

un’azione che necessita di una tecnica asettica, ecc.)<br />

In caso di rischio basso l’obiettivo è ridurre la flora batterica transitoria e occorre<br />

un semplice lavaggio o il trattamento igienico delle mani con una frizione con soluzione<br />

a base di alcool.<br />

In caso di rischio intermedio l’obiettivo è eliminare la flora transitoria e occorre un<br />

trattamento igienico delle mani tramite frizione o lavaggio con soluzione antisettica<br />

alcolica.<br />

In caso di rischio alto l’obiettivo è eliminare la flora transitoria e ridurre la flora residente,<br />

e occorre un lavaggio chirurgico delle mani.<br />

Per la buona pratica dell’igiene delle mani <strong>degli</strong> operatori sanitari si rimanda<br />

all’applicazione del protocollo in uso presso l’Azienda Snitaria.<br />

Le precauzioni standard:<br />

• si basano sul principio di considerare tutti i pazienti come portatori potenziali di un<br />

agente infettivo conosciuto o sconosciuto. Devono quindi essere applicate per tutti<br />

i pazienti che ricevono assistenza indipendentemente dalla loro diagnosi o dallo stato<br />

presunto di infezione; devono essere adottate da parte di tutti gli operatori sanitari;<br />

• hanno come obiettivo la protezione del personale e del paziente;<br />

• si basano sulle seguenti pratiche assistenziali: lavaggio delle mani e uso dei guanti<br />

(Tabella 6); uso di mascherine, protezioni per gli occhi, visiere, camici (Tabella 7);<br />

indicazioni per la corretta gestione e manipolazione delle attrezzature per l’assistenza<br />

al paziente, biancheria e trasporto di materiale biologico (Tabella 8).<br />

In aggiunta alle precauzioni standard, per prevenire la trasmissione di specifici agenti<br />

infettivi, altamente trasmissibili o importanti da un punto di vista epidemiologico,<br />

bisognerà adottare precauzioni aggiuntive mirate in relazione alle modalità di<br />

trasmissione di quello specifico agente patogeno (per via aerea, tramite droplet,<br />

per contatto). Per le indicazioni specifiche si rimanda ai protocolli aziendali riguardanti<br />

le modalità di trasmissione delle malattie infettive diffusive.<br />

Dossier 133<br />

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