Reprocessing degli endoscopi. Indicazioni operative - ANMDO
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<strong>Reprocessing</strong> <strong>degli</strong> <strong>endoscopi</strong>. <strong>Indicazioni</strong> <strong>operative</strong><br />
Un altro elemento importante è quello di promotore di un processo partecipativo alla<br />
sicurezza in cui anche i lavoratori siano coinvolti, sollecitando in modo positivo quanto<br />
previsto dalla normativa come loro responsabilità.<br />
Come il dirigente può contribuire alla sicurezza: comportamenti, investimenti economici<br />
e controllo dei costi<br />
I comportamenti da adottare per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori, a seguito della<br />
valutazione dei rischi sono:<br />
• applicazione delle misure di prevenzione dei rischi (definizione di priorità d’intervento,<br />
adozione dei dispositivi di protezione);<br />
• formazione dei lavoratori (pianificazione <strong>degli</strong> interventi di formazione all’assunzione,<br />
periodici e prima dell’esposizione a nuovi rischi specifici);<br />
• organizzazione delle attività lavorative su un livello sufficiente di sicurezza (gestione<br />
del personale, acquisto di attrezzature, procedure di sicurezza, istituzione di un<br />
sistema di controlli, ecc.).<br />
In riferimento a quanto sopraindicato può essere utile il supporto di una check list che<br />
si riporta in allegato.<br />
La estrema diffusione delle attività <strong>endoscopi</strong>che a livello aziendale ha determinato<br />
nel tempo un compromesso tra l’aumento dell’offerta attraverso il miglioramento<br />
dell’accessibilità a queste prestazioni da parte de cittadino, e gli investimenti necessari<br />
per utilizzare le attrezzature e migliorare la sicurezza del paziente e dell’operatore<br />
sanitario.<br />
Attualmente soprattutto nelle grosse strutture ospedaliere la tendenza è quella<br />
di centralizzare le attività <strong>endoscopi</strong>che, eventualmente sviluppando forti sinergie con le<br />
attività sanitarie che vengono effettuate nelle sale operatorie. Oltre che svilupparsi<br />
fisicamente in relazione all’ottimizzazione dei percorsi assistenziali, tale centralizzazione<br />
offre indubbi vantaggi nella razionalizzazione delle risorse umane ed economiche, e va<br />
nella direzione dell’attuazione delle misure generali di tutela precedentemente illustrate.<br />
I vantaggi sono:<br />
• razionalizzare l’utilizzo delle risorse umane, riducendo il numero del personale addetto<br />
con la conseguente riduzione <strong>degli</strong> esposti ai rischi;<br />
• razionalizzare gli investimenti economici in pochi o unici centri con possibilità<br />
di elevare i livelli di protezione;<br />
• avere un più razionale utilizzo della strumentazione;<br />
• razionalizzare gli interventi formativi e aumentare la professionalità <strong>degli</strong> operatori<br />
coinvolti;<br />
• ridurre i costi fissi e generali di gestione;<br />
• migliorare potenzialmente i percorsi e la qualità assistenziale del paziente.<br />
Dossier 133<br />
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