Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija

“N
on si può dire se sia stato più grande
Nemanja, il sovrano, o Simeone,
il monaco: e ancora, il monaco Simeone
o San Simeone Mirotočivi, Simeone
prima o dopo la morte?
Molti uomini in un solo uomo: guerriero
e statista, amante del popolo e di Dio,
signore e povero monaco, comune mortale
e santo. Solo una parola potrebbe descrivere
Nemanja: teodulos, che significa
“servo di Dio”.
Nemanja fu uomo eccezionale. Ebbe
due battesimi, due chiamate nella vita,
due tombe dopo la morte. Inizialmente
fu battezzato come cattolico poi, una volta
cresciuto, abbandonò il Cristianesimo
della Chiesa Cattolica e si battezzò secondo
i canoni della Chiesa Ortodossa. Il suo
nome da sovrano fu Nemanja, ovvero il
biblico Nehemia, e dopo, da monaco, fu
Simeone. Fu sovrano e portò la spada, e
quando divenne vecchio si fece monaco
e portò la croce. La sua prima tomba fu
a Chilandari, la successiva a Studenica.
Fu capostipite della dinastia Nemanjić.
Trasmise ai suoi discendenti non solo il
suo sangue, ma anche la spada e la croce
come missione al servizio di Dio.
Fu padrone e servo. Lottò contro i fratelli
e contro chi fratello non era. Fra i suoi
stessi fratelli ebbe un traditore. Si batté
contro i greci per evitare che l’identità
serba fosse assorbita dall’ellenismo a
causa della comune religione. Combatté
contro i cattolici e l’eresia per la purezza
della fede. Ed insieme a tutte queste
battaglie e guerre, egli riuscì, nella sua
lunga e difficile vita, a costruire numerose
bellissime chiese, tutte a compimento
dei suoi voti (Đurđevi Stupovi, Studenica,
Chilandari, chiese e monasteri in tutta la
Raška, in Kuršumlija...)”.
San Nikolaj Arcivescovo - Velimirović