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Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija

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Uroš Predić: “Gli allegri fratelli”<br />

perfino mitico, come forma di espressione artistica o come reazione<br />

all’evento storico lungamente atteso della liberazione<br />

della Serbia dagli Ottomani, era assolutamente consono agli<br />

elevati principi dello spirito del classicismo.<br />

Le battaglie decisive fra i Serbi e gli Ottomani durante<br />

la prima insurrezione serba e la glorificazione della dinastia<br />

Nemanjić non furono comunque rappresentate nelle arti<br />

all’inizio del XIX secolo. Dovettero aspettare quasi un secolo,<br />

vale a dire fino all’apparizione dei grandi maestri del Realismo<br />

accademico come Uroš Predić e Paja Jovanović. La ragione di<br />

ciò fu il semplice fatto che la società serba in Vojvodina iniziò<br />

il XIX secolo senza l’autorità di una potente aristocrazia di<br />

corte ed ecclesiastica, che era stata la principale committente<br />

della cultura e delle arti nei secoli precedenti. I soggetti storici<br />

o mitologici, ispirati dall’etica e dall’estetica del mondo<br />

antico, furono sostituiti nella pittura serba dei primi decenni<br />

di questo secolo da una sorta di stile Biedermeier danubiano<br />

proveniente da Vienna, sentimentale, talvolta anche dolce,<br />

mai epico o rivoluzionario.<br />

Le idee dell’assolutismo illuminato e dello spirito razionalista<br />

furono espresse al meglio da Dositej Obradović e dalle<br />

sue opere. Il modo di scrivere di Dositej lo si rileva chiaramente<br />

nei suoi scritti più famosi, La vita e le avventure e Fiabe,<br />

e sappiamo bene che aspetto fisico avesse grazie al suo<br />

amico: il pittore classicista serbo più espressivo, Arsenije Arsa<br />

Teodorović.<br />

Nato a Pančevo, Teodorović trascorse gran parte della vita<br />

a Timisoara, ma visto dalla prospettiva di quell’epoca, potrebbe<br />

lo stesso essere considerato “un cittadino di Novi Sad”. I<br />

suoi contemporanei lo ricordano come un piacevole e cortese<br />

gentiluomo che viveva agiatamente di pittura. Viaggiava di<br />

frequente, e una volta, a Vienna, visitò Dositej e gli fece il ritratto.<br />

Non sappiamo oggi dove sia il ritratto originale, e nemmeno<br />

se si sia conservato, ma tenendo conto dei molti ritratti<br />

di Dositej, eseguiti non solo da Arsa Teodorović, ma anche da<br />

molti altri pittori serbi del XIX secolo, si può ipotizzare che<br />

questo ritratto era, ed è, il ritratto classicista più espressivo<br />

della pittura serba. Senza dubbio Arsa Teodorović era un pit-<br />

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