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Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija

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Il patriarcato di Peć<br />

“N<br />

ell’arco della vita di San Sava fu individuato il sito (metoh) del monastero di Žiča che divenne sede del<br />

patriarcato di Peć. L’arcivescovo Arsenije, successore di San Sava, costruì la chiesa dei Santi Apostoli<br />

a Peć, città nella quale trasferì anche la sede dell’arcivescovato. La chiesa fu affrescata attorno al 1260: nel<br />

1320 l’arcivescovo Nikodim fece costruire la chiesa di San Demetrio a nord della chiesa più antica del complesso<br />

monastico di Peć. Nel 1330 il suo successore, l’illustre scrittore e arcivescovo Danilo, dedicò la chiesa<br />

alla Theotokos (Madre di Dio) Hodeghetria e la fece costruire sul lato meridionale della chiesa dei Beati Arcangeli.<br />

Inoltre, sempre sul lato meridionale, fece erigere anche la piccola chiesa di San Nicola. L’arcivescovo<br />

Danilo II fece costruire un monumentale portico davanti a tutte e tre le chiese, con un pyrgos davanti al portico.<br />

Nel 1345, durante il ministero dell’arcivescovo Joanikije, fu affrescata la chiesa di san Demetrio. Durante<br />

il XIV secolo la chiesa dei Santi Apostoli fu ricostruita, quindi alcune parti furono nuovamente affrescate.<br />

Durante l’occupazione ottomana della Serbia, il monastero del patriarcato di Peć si trovava in una situazione<br />

difficile; nel 1485 vivevano nel monastero solo sette monaci. Nel 1557, allorché fu ripristinato il patriarcato a<br />

Peć, il monastero divenne di nuovo centro spirituale e sede del patriarca serbo Makarije Sokolović. Nel 1565<br />

fu dipinto il portico di Danilo e fu rinnovata l’iconostasi. Durante il ministero del patriarca Pajsije tutte le chie-

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