Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
il testo continua dalla pag. 130<br />
Il monastero di Kalenić, dettagio della facciata, inizio del XV secolo<br />
parete ovest del nartece. Meritano particolare attenzione anche<br />
le scene dei Miracoli di Cristo, fra cui spicca la Guarigione del<br />
cieco, vero e proprio capolavoro.<br />
Il regno del despota Stefano, che durò dal 1389 al 1427 (il<br />
titolo di despota gli fu attribuito nel 1402), segnò l’ascesa definitiva<br />
dello stato medievale serbo. Stefano saggiamente spostò i<br />
conflitti con Ungheria e Turchia fuori dei confini del regno; grazie<br />
a un’alleanza con gli Ungheresi portò sotto il suo controllo<br />
la regione della Mačva, inclusa Belgrado. Fino a quel momento,<br />
Belgrado era stata solo una fortezza di frontiera, ma durante il<br />
regno di Stefano diventò la capitale e iniziò ad espandersi rapidamente.<br />
Alla stabilità politica seguì un’espansione economica<br />
e culturale. Lo sviluppo delle città, dell’attività mineraria e dei<br />
commerci aiutò Stefano a sostenere l’espansione e la crescita<br />
della cultura. Stabilità e ricchezza attrassero in Serbia molti<br />
uomini di cultura, monaci e artisti provenienti da Bisanzio, dal<br />
monte Athos, dalla Macedonia e dalla Bulgaria, che vi si stabilirono.<br />
Il periodo dello stile della Morava conferì alla Serbia un<br />
accresciuto carattere cosmopolita, e la tradizione delle donazioni<br />
per la costruzione di edifici religiosi fu continuata da Stefano<br />
Lazarević e dagli appartenenti alla sua stretta cerchia.<br />
Il monastero di Kalenić con la chiesa dedicata alla Presentazione<br />
della Vergine Maria al Tempio si devono alla più alta aristocrazia<br />
serba: è infatti una donazione di Bogdan (Commissario<br />
del despota Stefano), di sua moglie Milica e del di lui fratello<br />
Petar. Si tratta di una delle opere più belle dell’arte medievale<br />
serba. È una chiesa con un’unica cupola e una compatta pianta<br />
cruciforme, tre absidi e un nartece sul lato ovest. La facciata è<br />
straordinariamente decorata e gli affreschi sono di qualità eccelsa.<br />
L’ornamentazione principale dei bassorilievi in pietra è<br />
costituita da nastri intrecciati geometricamente, motivi floreali<br />
e figure. Tracce del colore originario sono ancora presenti in alcune<br />
parti della decorazione scultorea. Le decorazioni in rilievo,<br />
insieme ad un motivo a scacchi nelle zone più in alto, contribuiscono<br />
alla vivacità delle facciate. Oltre alle consuete illustrazioni<br />
delle Festività Maggiori, della Vita e dei Miracoli di Cristo<br />
e ai ritratti di santi, sono presenti rappresentazioni della vita<br />
della Vergine Maria nonché una composizione, danneggiata, di<br />
ritratti dei Benefattori nel nartece. Questo stile pittorico, caratterizzato<br />
da colori caldi e da luce diffusa che illumina le scene e<br />
le figure dipinte, iniziò a manifestarsi intorno al 1413.<br />
Il despota Stefano Lazarević è il benefattore del monastero<br />
di Resava, ultima delle grandi committenze medievali. La chiesa<br />
della Santissima Trinità fu costruita dal 1407 al 1418, all’interno<br />
delle mura fortificate del monastero, per servire da mausoleo<br />
136