Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija
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’Istro è il più grande fiume conosciuto. È il più a occidente<br />
fra tutti i fiumi scitici ed è anche il più grande<br />
“L<br />
poiché molte acque confluiscono in questo fiume.” Questo è<br />
ciò che scrisse Erodoto cinque secoli prima di Cristo.<br />
Dopo che l’uomo è infine riuscito a misurare il nostro<br />
pianeta da cima a fondo, ci si è resi conto che il Danubio (con<br />
i suoi 2.783 chilometri) è il trentaduesimo fiume del mondo<br />
per lunghezza e il secondo d’Europa dopo il Volga.<br />
Ma ci sono altri modi di maggior rilevanza per definire<br />
l’importanza del Danubio.<br />
Si può dire che l’alba della civiltà sia sorta sul Danubio,<br />
sui terrazzi alluvionali di Lepenski Vir. In questo insediamento<br />
progettato “urbanisticamente”, risalente al 7.000<br />
a.C., sono state trovate le più antiche sculture monumentali<br />
in pietra note ai nostri giorni e alcune dimore costruite secondo<br />
precise norme e proporzioni, che attestano una vasta<br />
conoscenza della matematica. Le sculture, che rappresentano<br />
grandi teste di pietra, hanno uno stile sorprendentemente<br />
moderno e ci inducono a chiederci se i primi dei europei<br />
avessero l’aspetto pisciforme delle creature che vivevano<br />
nelle profondità delle acque del Danubio.<br />
Due dei più importanti miti europei hanno poi attraversato<br />
in qualche punto le onde del Danubio: quello che riconduce<br />
all’apocalisse e un altro che parla della ricerca incessante<br />
dell’uomo. La prima leggenda, che proviene dal Nord,<br />
è un oscuro mito sui Nibelunghi. La seconda è il racconto<br />
delle leggendarie peripezie degli Argonauti e proviene dal<br />
Mediterraneo (un numero crescente di esperti ritiene che<br />
il mitico Teseo abbia raggiunto le rive del Danubio nella sua<br />
ricerca del vello d’oro).<br />
Non a caso Vasko Popa, nei suoi versi sul fiume, lo chiamò<br />
“il grande Signore Danubio”.<br />
Grande Signore Danubio<br />
nelle tue vene scorre<br />
il sangue della Città Bianca<br />
Per il bene della città<br />
alzati solo per un secondo<br />
dalle tue belle lenzuola<br />
trova la carpa più grande e montale in groppa<br />
conquista le nubi di piombo<br />
e va’ nel tuo celeste luogo natìo<br />
Porta doni alla Città Bianca<br />
frutti, uccelli e fiori del paradiso<br />
Porta anche un seme fecondo<br />
e un soffio dell’aere che ci renderebbe immortali<br />
I campanili cadrebbero davanti alle tue ginocchia<br />
e le strade si prostrerebbero per l’ammirazione di te<br />
Grande Signore Danubio<br />
Gian Lorenzo Bernini, scultore e architetto tra i più eccelsi<br />
del Barocco italiano, che oltre ad altri capolavori progettò il colonnato<br />
di piazza San Pietro a Roma, ideò anche la Fontana dei<br />
Fiumi che si trova in piazza Navona. La fontana è l’espressione<br />
dell’idea, cara ai cesari e ai papi, di Roma come centro del mondo.<br />
Bernini concepì quattro grandi statue che simboleggiano i<br />
quattro grandi fiumi ai quattro angoli della Terra. La personi-