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Il regno di Stefano Nemanja (1168-1196/99), capostipite della dinastia dei Nemanjić, sancì l’istituzione dello stato serbo indipendente medievale nonché le origini dell’arte monumentale serba che prosperò rapidamente nel corso del secolo successivo. Stefano Nemanja fece costruire con sue donazioni i prime due complessi architettonici mentre ancora governava come župan (signore dell’intero paese) nella regione di Toplica. La prima committenza fu la chiesa della Madre di Dio (Theotokos) di Kuršumlija, eretta sulle fondamenta di una chiesa bizantina più antica. La seconda fu la chiesa di San Nicola. Si tratta di un edificio dalla pianta a croce, a navata unica, con un altare tripartito, ed è considerato il primo degli edifici monumentali raggruppati sotto il nome di Scuola Artistica di Raška. Dopo la vittoria nelle battaglie contro Bisanzio e contro i propri fratelli, Stefano Nemanja, divenuto Gran Župan, fece costruire, in segno della sua gratitudine, una chiesa dedicata a San Giorgio, il santo guerriero vittorioso. La chiesa è conosciuta come Đurđevi Stupovi (ovvero “le Colonne di San Giorgio”) e fu eretta in posizione sopraelevata vicino all’attuale città di Novi Pazar. La planimetria di Đurđevi Stupovi ricalca quella della chiesa di San Nicola a Toplica, solo che nella chiesa di San Giorgio sui fianchi laterali della navata sono presenti delle entrate, i cosiddetti vestiboli, e sulla facciata si trovano due alti campanili. Proprio da questi ultimi deriva il nome Stupovi, parola medievale che sta per “torre-colonna” (in serbo stup-kula). I dipinti sulle pareti di questa chiesa hanno subito danni enormi. Una parte di essi è stata trasferita al Museo Nazionale di Belgrado, mentre una porzione più piccola è rimasta all’interno della chiesa stessa. Alla base della cupola erano rappresentati i Profeti, mentre scene raffiguranti le Festività Liturgiche erano collocate in due aree: sotto la cupola e nell’area a sua volta subito inferiore a questa, nella zona mediana. Nei pennacchi sono ritratti gli Evangelisti, mentre busti di santi sono ritratti nei medaglioni o nelle pitture eseguite sui muri a imitazione di icone. L’atto supremo di Stefano Nemanja come Gran Župan fu la sua donazione alla chiesa della Benefattrice Madre di Dio (Theotokos Evergetides) a Studenica. I lavori al monastero di Studenica iniziarono dopo il 1186 e furono sicuramente in gran parte portati a termine entro il 1197 quando Nemanja, fattosi monaco col nome di Simeone, si ritirò sul monte Athos dove assieme al figlio Sava iniziò a ristrutturare il monastero di Chilandari. Studenica è una chiesa a navata unica con cupola, altare tripartito e vestiboli ai lati. La struttura interna si ispira all’architettura bizantina, ma esternamente è costruita in stile romanico. Di conseguenza, Studenica rappresenta una sintesi unica di modelli architettonici bizantini e dell’Europa occidentale. Il monastero di Studenica, il dono di Stefan Nemanja, XII secolo 88
Il monastero Đurđevi stupovi, donazione di Stefan Nemanja, XII secolo (restauro in corso) “Di palazzi del passato, noi Serbi, non ne abbiamo. Ma siamo ricchi di chiese e monasteri. Chiese e monasteri, dono dei nostri sovrani, furono il primo rifugio per i pastori e il primo palazzo per i regnanti”. Isidora Sekulić 89
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