Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija
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Testa di Giove,<br />
parte della scultura,<br />
Gamzigrad<br />
L’impresa eroica di Galerio fu celebrata con<br />
un arco di trionfo costruito davanti al suo<br />
palazzo a Salonicco. Galerio fu celebrato<br />
come il nuovo Alessandro e la<br />
sua vittoria equiparata al trionfo<br />
orientale di Dioniso.<br />
Con una siffatta garanzia di<br />
divinità, nel 305 d.C. Galerio<br />
ascese al trono, divenuto vacante<br />
dopo l’abdicazione di<br />
Diocleziano e di Massimiano,<br />
con il titolo di Augusto. Benché<br />
formalmente fosse il secondo<br />
nella gerarchia della seconda<br />
tetrarchia, subito dopo Costanzo<br />
Cloro, tutti videro in lui il vincitore<br />
della gigantomachia divina, come<br />
era considerato il conflitto con i Persiani,<br />
il signore di tutte le decisioni, la<br />
figura guida dell’impero.<br />
Le vanità personali, le ambizioni e<br />
il dispotismo avevano già smantellato<br />
l’idea utopistica della tetrarchia. Rendendosene<br />
conto, Galerio si ritirò, saggiamente<br />
abbandonando l’idea dell’impero universale, e si<br />
dedicò non solo ai piaceri personali ma anche<br />
ad opere di pubblica utilità. Fece defluire l’acqua<br />
in eccesso dal lago di Pelso (lago Balaton)<br />
al Danubio, abbatté molte foreste che circondavano<br />
il lago e donò ai suoi sudditi molte<br />
terre fertili in Pannonia.<br />
La fine di Galerio fu segnata da<br />
una malattia raccapricciante, lunga<br />
e perfida: il corpo dell’imperatore,<br />
gonfio per gli eccessi di<br />
gioventù, era coperto da ascessi<br />
purulenti pieni di vermi.<br />
All’apice del suo potere,<br />
dopo la grande vittoria su Narsete,<br />
Galerio, cui il successo non<br />
aveva mai offuscato la ragione né<br />
fatto perdere il timore dell’inevitabile<br />
fine, iniziò a costruire l’edificio<br />
di Gamzigrad, probabilmente nel<br />
298-299 d.C. La fortezza originale<br />
aveva approssimativamente la forma<br />
di un rettangolo di 210 per 180<br />
metri, la pianta del pianoterra era<br />
simile a quella del palazzo di Diocleziano<br />
a Spalato, ma possedeva solo<br />
due ingressi, uno sul lato est e uno sul<br />
lato ovest, fiancheggiati da due torri ottagonali;<br />
agli angoli e in corrispondenza<br />
degli scomparti delle mura erano presenti<br />
dodici torri a base quadrata.<br />
L’edificio, forse mai ultimato, fu trasformato<br />
in un nuovo forte più ampio,<br />
grandioso e bello ma con la stessa pian-<br />
Dopo aver regnato per venti anni,<br />
Galerio si ritirò nel suo palazzo di<br />
Gamzigrad, dove morì e fu divinizzato