Monografija - drugo izdanje - italijanski - niska rezolucija
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Sava fu un uomo moderno, un coraggioso leader e sotto tanti aspetti in anticipo sui tempi. Instancabile pellegrino, viaggiò in<br />
giro per il mondo con gli occhi ben aperti, studiò con passione e, anticipando gli sviluppi dei secoli futuri, portò in Serbia i<br />
più avanzati ritrovati del tempo. A questo riguardo oggi c’è un piccolo malinteso, un involontario dissenso fra le guide spirituali<br />
contemporanee e San Sava, cui pure essi si affidano con fedeltà e devozione. Sembrano aver dimenticato che il principio fondamentale<br />
di San Sava non privilegia la stagnazione, le tendenze retrograde, l’isolamento o l’immobilismo: la fede di San Sava<br />
non ha niente a che spartire con una stagnante palude senza vita. Il fondamento di San Sava è proprio l’opposto: è consacrato<br />
alla spinta in avanti, all’avanzamento, al rinnovamento, al ricercare il nuovo e optare per il moderno. La sua fede è come un’abbondante<br />
sorgente, un irrefrenabile fiume, sempre fresco e che si rinnova in continuazione, perché ha a che fare con la vita che<br />
è a sua volta sempre nuova ed unica”. <br />
(Professor Dragan Nedeljković)<br />
150<br />
San Sava, affresco, il Patriarcato di Peć, XIII secolo<br />
no organizzato una rivolta portando bandiere<br />
con l’immagine di San Sava, s’impadronì delle<br />
reliquie del santo e le bruciò a Belgrado sulla<br />
collina di Vračar. Alcuni storici hanno sollevato<br />
dubbi al riguardo e affermano che le reliquie<br />
furono messe in salvo e poi nascoste in una<br />
grotta, e che sono custodite in un monastero<br />
del Montenegro.<br />
Il successore di Sava nella dignità di arcivescovo<br />
fu un suo allievo, Arsenije I Sremac, il<br />
quale, prima dell’invasione degli Unni, trasferì<br />
la sede dell’arcivescovato a Metohia, nei pressi<br />
del fiume Bistrica, e costruì la chiesa dei Santi<br />
Apostoli, istituendo così l’arcivescovato di Peć<br />
(1253) che nel 1346 ottenne lo status di patriarcato.<br />
Contrariamente all’opinione comune,<br />
tutto ciò fu ottenuto secondo le norme ecclesiastiche<br />
e il conflitto con il patriarcato bizantino<br />
ebbe luogo soltanto sette anni dopo e per motivi<br />
diversi. Il primo patriarca serbo fu Joanikije.<br />
Il patriarca serbo è considerato erede di Sava<br />
e vicino alla Santissima (Panaghia) Madre di<br />
Dio, e porta sul petto il simbolo di San Sava.<br />
San Sava è il padre spirituale della nazione<br />
serba.<br />
Non c’è regione in cui i Serbi abbiano vissuto<br />
dove non abbiano chiamato una sorgente<br />
“ruscello di Sava” o una collina “Savinac”. La<br />
stragrande maggioranza delle storie popolari<br />
su San Sava cominciano così: “Tutto cominciò<br />
quando il santo (Sava) apparve sulla Terra”. Le<br />
leggende di solito lo descrivono come un pastore<br />
che conduce un gregge di lupi.